NOTA
DELLA SEGRETERIA SU CONTRATTO ARTIGIANI La
Segreteria nazionale della Fiom e il coordinamento nazionale dei
lavoratori metalmeccanici del settore artigiano hanno giudicato positiva
l’intesa per il rinnovo del Contratto nazionale delle aziende
artigiane. Tale
intesa, nelle difficoltà complessive che si sono create nel settore,
permette la tenuta del potere d’acquisto. Tuttavia tale intesa
conclude solo parzialmente il contenzioso aperto dalle associazioni
imprenditoriali sul ruolo e sulla funzione del contratto nazionale. La
Fiom aveva presentato una piattaforma che toccava tutti i temi della
condizione dei lavoratori artigiani. Purtroppo l’atteggiamento di
chiusura delle controparti, le divisioni tra le organizzazioni
sindacali, la debolezza del potere contrattuale dei lavoratori del
settore, non ha permesso di giungere a un’intesa normativa sul
contratto nazionale: l’accordo interconfederale del 17/3 u.s. prevede
infatti la conferma delle parti normative in essere dei Ccnl in fase di
rinnovo. L’intesa solo salariale, comunque, difende le buste paga dei
lavoratori in un settore frammentato e nel quale debole è la presenza
dell’organizzazione sindacale, ma resta il diritto dei lavoratori
artigiani di avere un forte contratto nazionale che normi le qualifiche,
gli orari, le condizioni di lavoro, il mercato del lavoro, la salute e
la sicurezza, i diritti sindacali. In
questi anni, a partire dalla disdetta del modello contrattuale operata
dalla Confartigianato, le Associazioni Artigiane hanno tentato di
mettere in discussione il contratto nazionale come istituto, puntando
sempre di più alla devolution della contrattazione verso le
regioni e i territori. Per la Fiom il valore dell’intesa sta, prima di
tutto, nel riconfermare la centralità del contratto nazionale che ora
andrà affermata anche sul terreno delle regole. La
Fiom ribadisce che il confronto interconfederale sul sistema di regole
che, nel settore artigiano, dovrebbe seguire le intese salariali, non
potrà e non dovrà in alcun modo abbassare la funzione normativa e il
ruolo di copertura salariale del contratto nazionale. Anzi,
l’esperienza di questa vertenza dimostra ancora una volta la necessità
di un ruolo ancor più forte del contratto nazionale a tutela dei
lavoratori. Sarà
dunque necessario un forte impegno di tutti i metalmeccanici per
difendere ed affermare i principi della centralità del contratto
nazionale. A tale scopo la Fiom impegna tutte le sue strutture e i
propri militanti. La
conclusione della vertenza salariale sul contratto nazionale permette di
aprire immediatamente le vertenze regionali integrative, anch’esse
scadute da tempo. La Fiom è impegnata affinché in tutte le regioni
italiane si aprano immediatamente le vertenze, sia con adeguate
rivendicazioni salariali, sia con quelle richieste normative che sono
necessarie, vista la particolare condizione del settore, e che dovranno
essere coerenti con la nostra idea di sistema di regole. La necessità
di aprire le vertenze regionali in tutta Italia è anche determinata dal
fatto che, solo così, si potrà verificare la effettiva disponibilità
delle controparti a mantenere i due livelli di contrattazione. Nell’ultima
riunione nazionale di delegati e strutture artigiane, la Fiom ha
maturato la convinzione che è necessario uno sforzo particolare
dell’organizzazione per sindacalizzare il settore. Il modello di
sindacalizzazione dall’alto, fondato soprattutto sul ruolo
istituzionale degli enti, non è di per sé in grado di difendere il
sistema contrattuale. La Fiom è dunque interessata a un’attenta
verifica del ruolo e delle funzioni degli Enti bilaterali, che devono in
ogni caso essere ricondotti al loro scopo di assistenza ai lavoratori su
piani e materie non sostitutive delle sedi contrattuali e dei diritti
sanciti dalle leggi. L’esperienza dei delegati di bacino e, in
generale il sistema di rapporti con le controparti, deve essere
modificato alla luce della necessità di costruire un rapporto diretto
con i lavoratori. A tal fine occorre un nuovo impegno a tutti i livelli
dell’organizzazione. Per
queste ragioni la conclusione positiva sul salario non può determinare
una battuta d’arresto dell’impegno dell’organizzazione per la
difesa della contrattazione e per la sindacalizzazione nel settore.
Subito dopo la consultazione sull’accordo, la Fiom darà quindi avvio
alla nuova fase dell’iniziativa contrattuale e della sindacalizzazione
del settore |