Comunicato della Segreteria nazionale Fiom
Profondo dolore per l’ennesimo omicidio bianco all'Ilva di Taranto La morte di
Vito Rafanelli si poteva evitare, come tutti gli altri infortuni gravi
e mortali che hanno colpito i lavoratori della più grande fabbrica
italiana. E’ l’intero regime di fabbrica, il suo funzionamento,
l’autoritarismo aziendale, l’inosservanza delle norme di
sicurezza, che vanno posti sotto accusa. Occorre che le pubbliche
autorità intervengano con la massima decisione per colpire a tutti i
livelli le responsabilità aziendali. E’ necessario che l’opinione
pubblica democratica e le istituzioni capiscano che quanto avviene
all’Ilva è intollerabile per il nostro Paese, così come per
qualsiasi paese civile e che la sequela degli infortuni deve essere
interrotta con un intervento deciso e corale. Segreteria nazionale Fiom |