Comunicato della Segreteria nazionale della Fiom sull'intervento del Ministro per i rapporti con il Parlamento La
segreteria nazionale della Fiom esprime stupore e indignazione per
l’intervento del Ministro per i rapporti con il Parlamento che ha
sollecitato l’azione del Ministero degli Interni rispetto alle
vertenze pre-conrattuali in atto nelle aziende metalmeccaniche modenesi. E’
bene ricordare che le vertenze pre-contrattuali sono ormai diffuse in
tutte le principali aziende metalmeccaniche del paese e fanno seguito
alla stipula di un accordo separato non sottoscritto
dall’organizzazione che rappresenta la maggioranza assoluta degli
iscritti ai sindacati e degli eletti nelle Rsu, e neppure sottoposto al
voto dei lavoratori interessati. Peraltro
le vertenze pre-conrattuali seguono sempre consultazioni democratiche
dei lavoratori che approvano con un referendum le richieste da
presentare alle aziende. In tutte le imprese ove sono in corso le
vertenze la maggioranza assoluta dei dipendenti ha approvato a voto
segreto la piattaforma presentata dalla Fiom. E’ per questo che le
vertenze stanno registrando un rilevante successo, con più di 220
aziende, per quasi 40 mila metalmeccanici, che hanno già sottoscritto
intese che hanno registrato il consenso di entrambe le parti. E’
incredibile che un ministro responsabile dei rapporti con il Parlamento,
che quindi dovrebbe essere ben consapevole dei principi della
democrazia, ignori quei principi e chieda l’intervento delle forze
dell’ordine contro i lavoratori in sciopero, rispolverando così anni
bui della storia delle lotte del lavoro. La
Fiom respinge nettamente questo intervento, invita tutte le
organizzazioni e i militanti alla massima vigilanza contro le
provocazioni, chiama i lavoratori alla continuità della lotta, fino
allo sciopero della categoria programmato per il 7 novembre, chiede la
massima solidarietà delle forze e delle associazioni democratiche. Si vuole rispondere alla richiesta di democrazia con il rifiuto del confronto e con il tentativo inaccettabile di intorbidire il clima del conflitto sociale. A tutto questo i metalmeccanici sapranno rispondere sul terreno del confronto democratico. La Segreteria nazionale della Fiom Roma, 22 ottobre 2003 |