La Segreteria nazionale della Fiom esprime totale sostegno e solidarietà ai lavoratori della Sotea di Venafro – in Molise – in lotta per il posto di lavoro, e condanna gli atti intimidatori nei loro confronti da parte delle forze dell’ordine.

 

Comunicato Fim, Fiom, Uilm Molise 

Storia di ordinaria indecenza!

Operai in sciopero vengono trattati come se fossero i peggiori sovversivi.

È accaduto stamattina alla Sotea di Venafro, dove gli operai della ditta stavano pacificamente scioperando davanti ai cancelli dello stabilimento.

La storia è questa. La Sotea sta minacciando la «mobilità» per gli operai da circa tre mesi, nonostante questi stiano lavorando in modo massacrante. La proprietà per voce del direttore Agnusdei sta paventando una crisi allo scopo, dichiarato, di accedere ai finanziamenti regionali.

Gli operai, consapevoli di essere diventati strumento di ricatto dell’azienda nei confronti della Regione, assente e silente come sempre, hanno deciso di scendere in sciopero e di difendere da soli la realtà produttiva - di cui non percepiscono la crisi, lavorando a pieno ritmo - e, naturalmente la loro legittima fonte di reddito e, non da ultimo, la loro dignità.

Verso le 11, in piena e assolutamente pacifica «assemblea permanente» davanti ai cancelli, si sono visti accerchiati da una moltitudine di poliziotti in assetto antisommossa muniti di manganelli e caschi protettivi, i quali, come nella peggiore tradizione eversiva e sovversiva, li hanno costretti con la forza a indietreggiare.

Da chi sia stato allertato un tale spropositato spiegamento di forze senza che ce ne fosse alcun bisogno… non è dato spiegare.

Le sigle scriventi, nel deprecare questo incredibile episodio che inquieta le coscienze libere e democratiche, proclamano uno sciopero di tutto il nucleo industriale di Pozzilli-Venafro!

 

Fim, Fiom, Uilm Molise

 

Venafro, 20 aprile 2006