COMUNICATO STAMPA
Contratto
metalmeccanici. Fiom: “Sugli Enti bilaterali, evidente forzatura di
Federmeccanica” Si è svolto oggi a Roma, presso la Confindusria, il
quarto incontro (terzo a delegazioni piene) della trattativa per il rinnovo del
contratto dei metalmeccanici. Alla riunione hanno partecipato le delegazioni di
Federmeccanica e di Fim, Fiom e Uilm. Al termine dell’incontro, la Segreteria
nazionale della Fiom ha diffuso alle sue strutture territoriali una “Nota
informativa” di cui vi inviamo il testo integrale. “Nell’incontro che si è
svolto presso la Confindustria per il rinnovo del Contratto nazionale dei
metalmeccanici, la segreteria nazionale della Fiom ha prima di tutto consegnato
alla controparte una nota scritta, nella quale si puntualizzavano nuovamente le
posizioni dell’Organizzazione rispetto alle minacce di sanzioni ai lavoratori
per lo sciopero del 21. Riconfermato il rifiuto di ogni limitazione al diritto
di sciopero e il giudizio di antisindacalità sulle posizioni assunte dalla
Federmeccanica, la Fiom ha poi proceduto a illustrare le proprie posizioni sui
punti all’ordine del giorno dell’incontro.” “Il confronto doveva
affrontare i temi della formazione professionale e più in generale del diritto
allo studio per i lavoratori. Accanto a questo si è però sviluppato anche un
confronto sulla materia dei cosiddetti Enti bilaterali, che la Fiom non ha in
piattaforma.” “Per quanto riguarda le
proprie rivendicazioni la Fiom ha sottolineato l’importanza di richieste che
riguardano sia il diritto alla formazione per tutti i lavoratori, sia la piena
possibilità del diritto allo studio per tutti coloro che vogliono avvalersene.
In particolare la Fiom ha illustrato la richiesta di 10 ore di formazione
professionale tecnica e di base per tutti i dipendenti metalmeccanici, sulla
base di programmi aziendali, da realizzare nell’arco di un contratto. Inoltre
la Fiom ha presentato la richiesta del massimo di trasparenza a livello
aziendale nella gestione della formazione professionale e quella del pieno
accesso per tutti i lavoratori ai programmi formativi delle imprese. Infine la
Fiom ha rivendicato la modifica delle normative per le 150 ore e per tutti i
permessi per il diritto allo studio, al fine di garantire un reale utilizzo di
essi da parte di tutti i lavoratori che frequentano corsi formativi.” “La Fiom ha inoltre
sottolineato che la materia degli Enti bilaterali non costituisce per essa una
rivendicazione, in quanto le questioni dell’istruzione e della formazione, non
possono essere gestite come altre materie sindacali. In più la Fiom ha posto
una questione rilevante di rappresentatività. Quando si vogliono amministrare
risorse pubbliche o delegate dal sistema pubblico, quando si vogliono
certificare processi formativi, bisogna che le parti che realizzano questo siano
effettivamente rappresentative. Si ripropone inevitabilmente, per questa
materia, la questione dell’articolo 39 della Costituzione. Se è sempre vero
che tutta la materia del contratto nazionale pone la questione del consenso,
materie che riguardano questioni come l’istruzione, che toccano diritti e
competenze dello stato e delle regioni richiedono una rigorosa verifica della
rappresentatività dei contraenti.” “La Federmeccanica ha,
come negli altri incontri, evitato di rispondere su tutte le richieste di merito
presentate dalla Fiom, tuttavia in questo caso l’organizzazione degli
imprenditori ha fatto una dichiarazione rilevante. La Federmeccanica ha
affermato che per essa gli Enti bilaterali costituiscono un elemento centrale
del tessuto contrattuale.” “La Fiom ha replicato con
stupore che in questo modo si vogliono introdurre nel contratto materie e
strumenti per i quali la definizione normativa è ancora in corso, mentre la
stessa Federmeccanica aveva dichiarato di voler realizzare il contratto sulla
base della legislazione esistente. Alla Fiom questa è parsa una evidente
forzatura, corrispondente al tentativo di usare il contratto come vettore per
far passare temi contenuti del patto per l’Italia e materie affrontate dalle
deleghe sul mercato del lavoro.” “La Fiom ha ribadito alla
Federmeccanica che per essa gli Enti bilaterali sono estranei alla materia del
negoziato, anche perché non è chiaro quale funzione dovrebbero avere per i
lavoratori e per le imprese, visto che sulla formazione professionale esiste già
nel contratto un’ampia struttura di commissioni paritetiche, nazionali,
territoriali, aziendali, molte delle quali non in funzione. Aggiungere al
sistema esistente, che va verificato e migliorato, Enti bilaterali con il
compito di gestire i corsi, amministrare risorse, certificare risultati
formativi per apprendisti e contrattisti in formazione lavoro, significa uscire
dal quadro normativo attuale e proporre un altro modello di relazioni tra
imprese e sindacato e tra tutte queste e i lavoratori.” “La Fiom ha, dunque,
riproposto la necessità di un negoziato vero sui temi della piattaforma che non
pretenda di stravolgere il sistema delle relazioni sindacali, di violare il
principio di rappresentatività, di assegnare alle imprese e ai sindacali fondi
e funzioni che spettano al potere pubblico. Su queste basi di dissenso si è
concluso l’incontro.” “Il 24 febbraio è
convocata la commissione tecnica sul salario presso la Federmeccanica.
Successivamente si svolgeranno gli altri incontri già previsti in calendario,
sino alla scadenza finale del 5 marzo, rispetto alla quale la Fiom ha chiesto
che ci sia una risposta completa su tutti i temi della piattaforma.” “Dagli incontri sinora
svolti emerge con chiarezza un disegno della Federmeccanica di imporre il
proprio punto di vista sia sui temi da affrontare, sia su quelli da escludere
nella vertenza. Pur consapevole dell’estrema difficoltà di un confronto che
finora non è mai diventato negoziato, la Fiom parteciperà a tutti gli incontri
per illustrare tutto il valore delle proposte e rivendicazioni.”
La
Segreteria nazionale Fiom-Cgil Roma,
17 febbraio 2003
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