Negativo e inaccettabile il modello contrattuale proposto dalle Associazioni di categoria.

 

Il documento presentato il 15 dicembre 2004, a Cgil, Cisl, Uil da parte delle Associazioni artigiane in occasione del confronto negoziale per la implementazione dell’accordo interconfederale del 17 marzo 2004, propone una nuova definizione del modello contrattuale nel settore che la Segreteria nazionale della Fiom giudica negativo e inaccettabile.

Il documento è negativo in quanto ridefinisce le materie su cui si articola l’azione contrattuale, nazionale e territoriale in materie sussidiare e altre concorrenziali e affida al Contratto nazionale soprattutto le materie negoziali a valore sussidiario.

Il Contratto nazionale di categoria verrebbe a mantenere così solo una funzione di sussidio alla contrattazione territoriale confederale e categoriale, snaturando se non di fatto cancellando la funzione dello stesso Contratto e aprendo la strada a diversità profonde in materia normativa e sulle quantità salariali tra lavoratori di diversi territori.

Il modello salariale proposto è quello già presente tra i lavoratori agricoli che nel giro di pochi anni ha prodotto delle quantità salariali che sono ben al di sotto dei livelli inflattivi.

Il documento è oltretutto inaccettabile in quanto tenta di anticipare una discussione e un confronto sulle forme e sull’articolazione dell’azione contrattuale che deve ancora aprirsi, cercando di ridefinirne oltremodo l’esito conclusivo che per le associazioni artigiane non può che essere la cancellazione del contratto nazionale.

La Segreteria nazionale della Fiom ritiene necessario che prima di proseguire negli incontri con le associazioni artigiane, la Cgil valuti l’opportunità di un confronto con l’insieme delle categorie e dei lavoratori.

SEGRETERIA NAZIONALE FIOM-CGIL

 

Roma, 17 dicembre 2004