CHE FINE HANNO FATTO LE TRECENTOSESSANTAMILA FIRME ?

 

Molte lavoratrici e lavoratori metalmeccanici in questi giorni rinnovano questa domanda. Essi hanno firmato circa un anno fa una petizione della Fiom contro l’accordo separato sul contratto nazionale e per la democrazia sindacale. Ora, dopo un nuovo e ancor più grave accordo separato che ha messo in discussione l’articolo 18, torna la domanda: a cosa sono servite quelle firme ?

 

E’ bene ricordare prima di tutto che quelle firme:

 

-         Sono state notificate alla Fim e alla Uilm che hanno dichiarato di non essere interessate ad esse.

-         Sono state consegnate al ministero del Welfare che però ha deciso di ignorarle sostenendo che il governo non è interessato a stabilire regole di democrazia sindacale.

 

Ma quelle firme contano ancora eccome !

 

Quelle firme vogliono dire che la maggioranza dei metalmeccanici non è disponibile ad accettare che piattaforme ed accordi sindacali siano realizzati senza il voto libero e segreto di approvazione delle lavoratrici e dei lavoratori direttamente interessati.

 

Quelle firme valgono tuttora e la Fiom intende farle pesare rigorosamente nella preparazione della nuova vertenza contrattuale, quella che avrà il via ufficialmente dall’ottobre di quest’anno, per il rinnovo del biennio economico 2003/2004 e di tutte le parti normative del contratto per quattro anni.

 

Ora quelle firme tornano a contare e sulla base del loro mandato la Fiom intende chiedere alla Fim e alla Uilm l’impegno a far sì che il prossimo contratto si svolga con regole democratiche certe ed in particolare con:

 

-         Il diritto della lavoratrici e dei lavoratori a partecipare all’elaborazione delle richieste.

-         Il diritto al voto segreto sulla piattaforma.

-         Il diritto al voto segreto sull’ipotesi di accordo, anche di fronte a diverse valutazioni tra i sindacati.

-         Il rispetto del voto dei lavoratori da parte di tutte le organizzazioni sindacali escludendo così la pratica di ogni forma di accordo separato.

 

AI PRIMI DI SETTEMBRE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI METALMECCANICI SAPRANNO SE ALLE LORO 360.000 FIRME FIM E UILM HANNO RISPOSTO DI SI’. IN OGNI CASO LA FIOM ASSUME SIN D’ORA L’IMPEGNO DI RISPETTARE IL PRINCIPIO DELLA DEMOCRAZIA SINDACALE IN TUTTE LE VERTENZE A PARTIRE DAL PROSSIMO CONTRATTO.

QUELLE FIRME SONO SERVITE E SERVIRANNO ANCORA!

           

La Fiom

luglio ’02