Comunicato della Segreteria nazionale Fiom

LA GESTIONE DELLA VERTENZA CONTRATTUALE

 

La situazione contrattuale e la gestione di molte grandi vertenze, a partire da quella Fiat, definiscono una nuova fase dei rapporti tra le organizzazioni sindacali. E’ evidente oramai che l’unità tra le organizzazioni può avvenire su questo o quel tema o su questa o quella scelta di lotta, ma non è più il presupposto dell’iniziativa della Fiom. Entriamo in una fase completamente nuova nella quale occorre affermare sempre e con forza i principi della partecipazione e della democrazia di mandato come via per la ricostruzione dell’unità. Decisivo sarà quindi l’impegno della Fiom per estendere la partecipazione democratica dei lavoratori alla vita del sindacato.

La vertenza contrattuale segna quindi tutto il quadro delle relazioni tra i sindacati, in prospettiva propone la necessità di una ridefinizione di tutti i regolamenti unitari tuttora esistenti, che sono stati concepiti in un’altra fase politica e sindacale. In attesa e in preparazione di questa nuova disciplina dei rapporti tra le organizzazioni e fermo restando l’impegno della Fiom per avere una legge che disciplini la rappresentanza e la rappresentatività sindacale, è necessario che l’organizzazione adegui la propria vita democratica e soprattutto il rapporto con i lavoratori alla fase attuale dei rapporti sindacali.

La vertenza contrattuale avviene con diverse piattaforme, questo implica il fatto che le rivendicazioni della Fiom ricevano una precisa risposta in quanto tali. Non possiamo certo permettere che siano le controparti a fare sintesi tra le diverse piattaforme. Quindi al tavolo delle trattative andrà rivendicata la piena agibilità della piattaforma della Fiom. E’ ad essa che si chiedono le risposte ed è su essa che deve avvenire la trattativa.

La piattaforma della Fiom è stata sottoposta a referendum. Questo significa far pesare al tavolo di trattativa e pubblicamente la diversa rappresentatività delle piattaforme. Occorre sin dall’inizio chiarire con le controparti che la nostra organizzazione considera il referendum una legittimazione forte per la piattaforma presentata e che di questo la controparte stessa deve tener conto. Nel corso della vertenza contrattuale sarà necessario pubblicizzare i risultati del referendum presso le sedi istituzionali e politiche e iniziare una campagna che sottolinei la rappresentatività democratica differente della piattaforma della Fiom.

Occorre chiarire sin dall’inizio con le controparti e ai lavoratori che il contratto per la Fiom si conclude solo con la firma di un accordo da parte della nostra organizzazione, firma naturalmente validata da un nuovo referendum. Il principio di ultrattività contenuto nel contratto vale anche per le singole organizzazioni. Questo vuol dire che fino a un accordo con la Fiom per tutte le parti normative vale il contratto precedente e che eventuali accordi peggiorativi separati varrebbero solo per chi li ha sottoscritti. Viceversa eventuali incrementi salariali non corrispondenti alle nostre richieste sarebbero solo un acconto per tutti i lavoratori rispetto a quanto rivendicato in una nostra piattaforma.

Sul piano della gestione del rapporto con i lavoratori dovranno essere adottate le seguenti indicazioni e modalità di iniziativa:

1)     i risultati del referendum, nazionali e della singola azienda, devono essere pubblicizzati in tutti i luoghi di lavoro.

2)     Ogni iniziativa di lotta, ogni decisione e informazione relativa alla vertenza devono avere il massimo di pubblicità scritta con volantini e locandine in tutti i luoghi di lavoro.

3)     Tutte le organizzazioni devono rivendicare e praticare la gestione delle tre ore di assemblea retribuita previste per l’organizzazione. Nel caso in cui le aziende frappongano ostacoli occorre agire immediatamente attraverso la Magistratura, con un articolo 28. A tale scopo è utile far pervenire una diffida preventiva alle imprese che si presume possano porre difficoltà, nella quale si annuncia l’intenzione della nostra organizzazione di utilizzare le tre ore di assemblea.

4)     In tutte le Rsu si dovrà sviluppare una iniziativa per la piena trasparenza della vertenza contrattuale. Questo significa l’impegno per i delegati eletti nelle liste della Fiom a sostenere tutti i passaggi della vertenza contrattuale e a pubblicizzare al massimo le posizioni dell’organizzazione. In ogni caso è impegno della Fiom far sì che le Rsu agiscano come organismi di rappresentanza collettiva e pluralista e non come esecutivi di rappresentanza unitari. Soprattutto nel grandi gruppi la vertenza contrattuale dovrà essere accompagnata da un’iniziativa della Fiom per la trasparenza nelle decisioni e nell’azione di tutta la Rsu. Dovranno essere convocati apposite riunioni di ogni Rsu e di tutti i coordinamenti di gruppo con all’ordine del giorno la gestione della vertenza contrattuale, le riunioni coinvolgeranno i delegati della Fiom.

5)      Considerato che non esiste più un’unità a priori tra le organizzazioni sindacali l’attività della Fiom a livello territoriale, nei coordinamenti e nelle attività contrattuali deve muoversi secondo questa nuova realtà. Questo vuol dire che è impegno comune di tutti i gruppi dirigenti a tutti i livelli dare priorità all’iniziativa sul contratto, garantendo la piena visibilità delle posizioni della Fiom. Nello stesso tempo occorre adottare una forma rigorosa e trasparente in ogni azione contrattuale. In particolare questo vuol dire:

-         ogni richiesta alle controparti dovrà essere presentata in forma scritta ai lavoratori e dettagliata.

-         Dopo ogni incontro o confronto con le controparti dovrà essere data un’informazione dettagliata per iscritto ai lavoratori.

-         Nel caso in cui si giunga su un particolare tema a definire posizioni unitarie con le altre organizzazioni, la struttura Fiom interessata dovrà con la massima trasparenza spiegare le ragioni e le convenienze di questa scelta in primo luogo ai lavoratori interessati ad essa.

6)     Per tutto il corso della vertenza contrattuale è necessario coinvolgere i delegati in tutti i passaggi fondamentali della vertenza. In particolare va definito il programma di periodiche convocazioni di assemblee provinciali di delegati, con scadenza mensile, ai quali riferire tutti i passaggi fondamentali della vertenza. Il centro nazionale terrà la registrazione della convocazione delle assemblee e di eventuali valutazioni e pareri da essi espressi. E’ utile altresì costituire a livello territoriale gruppi di lavoro formati da delegati che seguano direttamente, come una delegazione territoriale, l’andamento della vertenza.

Il centro nazionale dovrà provvedere a diffondere materiale informativo, notizie e spiegazioni dettagliate sullo stato della vertenza e a immetterle nel sito internet, che dovrà essere pubblicizzato in tutti i luoghi di lavoro affinché sia possibile un filo diretto con i lavoratori in grado di accedere alla rete.  A tale scopo la Fiom definirà una specifica “finestra contratto” alla quale i lavoratori possono rivolgersi per comunicazioni, notizie, giudizi.

  Le iniziative di lotta e la raccolta di fondi per solidarietà e resistenza, nelle modalità che verranno definite, dovranno ricevere una vastissima pubblicizzazione. A tale scopo saranno definite anche apposite iniziative centrali.

Una volta avviata la vertenza in tutte le principali realtà territoriali le Fiom chiederanno incontri con le istituzioni locali per illustrare la piattaforma e le ragioni della vertenza.

Così come avvenuto nella piattaforma l’ipotesi di accordo verrà sottoposta al voto dell’assemblea nazionale Fiom, e successivamente al referendum tra i lavoratori. Sarà il Comitato Centrale a decidere sui passaggi fondamentali della vertenza, mentre la Direzione nazionale e una rappresentanza dei territori costituirà la delegazione ai tavoli.

Segreteria nazionale Fiom

Roma, 16 gennaio 2003