Comunicato sindacale

 

Da “ la Repubblica ” di sabato 12 novembre apprendiamo con soddisfazione che l’Unionmeccanica Confapi ritiene che si sia perso già troppo tempo per rinnovare il Contratto nazionale. Su questo siamo d’accordo e lo sono sicuramente i lavoratori metalmeccanici.

L’Unionmeccanica ha effettivamente avanzato una proposta salariale di 58 euro sui minimi tabellari (e quindi per tutti i lavoratori) a cui si sommerebbero ulteriori 30 euro per i dipendenti da imprese non in crisi, a condizione però che venga discusso un lungo elenco di possibili modifiche ai seguenti aspetti normativi:

  1. introduzione di un salario di ingresso per le nuove assunzioni;
  2. allungamento del periodo di prova;
  3. modifica della normativa sul trattamento di malattia riducendo a quattro gli eventi morbosi brevi che nel triennio non danno luogo al cosiddetto “raddoppio”, con conseguenze anche sul periodo di conservazione del posto. In cambio verrebbe aumentata la tutela nel solo caso di ricovero ospedaliero;
  4. interventi sull’orario di lavoro:

a.       introduzione della possibilità di definire un orario plurisettimanale nell’ambito delle 40 ore medie annue;

b.       definizione di un pacchetto di ore che le imprese possano utilizzare a titolo di flessibilità, dandone la sola comunicazione alle Rsu;

c.       innalzamento del massimale di ore straordinarie annue (attualmente pari a 250 ore);

d.       aumento dello straordinario annuo, esente da informazione e contrattazione (attualmente 40 ore);

e.       definizione del diritto dell’impresa di decidere se retribuire le ore di straordinario o se accantonarle in “banca ore”;

f.        utilizzo di ferie, PAR e ore accantonate in banca ore per sospendere la prestazione prima del ricorso alla Cig a discrezione dell’azienda;

g.       superare il vincolo semestrale nella fruizione dei PAR.

Si tratta di richieste che per numerosità, metodo (stiamo rinnovando la parte economica del contratto) e soprattutto per il merito, sono state valutate irricevibili dalla delegazione Fim, Fiom e Uilm e ciò non ha consentito di fissare un’ulteriore data per la prosecuzione del confronto.

Dall’articolo citato sembra che l’Unionmeccanica Confapi intenda informare direttamente i lavoratori dei contenuti della proposta avanzata, ipotizzando – è la nostra deduzione – che su questi temi le Organizzazioni sindacali non interpretino bene le esigenze dei lavoratori.

Siamo invece certi che i lavoratori comprendano bene che lo “scambio” proposto non solo sia improprio, ma anche assolutamente svantaggioso.

Per proseguire il confronto con l’Unionmeccanica, Fim, Fiom e Uilm:

a.       riconfermano i contenuti della piattaforma e la volontà di negoziare degli incrementi salariali in grado di tutelare il potere d'acquisto dei lavoratori e di consentire una partecipazione agli aumenti di produttività per chi non fa la contrattazione di 2° livello.

b.       ritengono indispensabile la regolamentazione contrattuale del mercato del lavoro nelle sue varie articolazioni (tempo determinato, part-time, lavori atipici, apprendistato), che riduca i rischi crescenti di precarizzazione e rafforzi le opportunità di accesso alla formazione. In tale ambito la questione della competitività posta anche dall’Unionmeccanica va affrontata senza modifiche del contratto nazionale vigente in materia di orario di lavoro e confermando il ruolo negoziale delle RSU.

Fim, Fiom e Uilm invitano le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici a partecipare attivamente alle iniziative di lotta per il rinnovo del contratto, compreso lo sciopero dello straordinario e delle flessibilità, e in particolare allo sciopero con manifestazione nazionale a Roma del 2 dicembre.

 

Fim, Fiom e Uilm nazionali

Roma, 15 novembre 2005