Comunicato sindacale
Da “ L’Unionmeccanica
ha effettivamente avanzato una proposta salariale di 58 euro sui minimi
tabellari (e quindi per tutti i lavoratori) a cui si sommerebbero ulteriori 30
euro per i dipendenti da imprese non in crisi, a condizione però che venga
discusso un lungo elenco di possibili modifiche ai seguenti aspetti normativi:
a.
introduzione della possibilità di definire un orario
plurisettimanale nell’ambito delle 40 ore medie annue; b.
definizione di un pacchetto di ore che le imprese possano
utilizzare a titolo di flessibilità, dandone la sola comunicazione alle Rsu; c.
innalzamento del massimale di ore straordinarie annue (attualmente
pari a 250 ore); d.
aumento dello straordinario annuo, esente da informazione e
contrattazione (attualmente 40 ore); e.
definizione del diritto dell’impresa di decidere se retribuire
le ore di straordinario o se accantonarle in “banca ore”; f.
utilizzo di ferie, PAR e ore accantonate in banca ore per
sospendere la prestazione prima del ricorso alla Cig a discrezione
dell’azienda; g.
superare il vincolo semestrale nella fruizione dei PAR. Si
tratta di richieste che per numerosità, metodo (stiamo rinnovando la parte
economica del contratto) e soprattutto per il merito, sono state valutate
irricevibili dalla delegazione Fim, Fiom e Uilm e ciò non ha consentito di
fissare un’ulteriore data per la prosecuzione del confronto. Dall’articolo
citato sembra che l’Unionmeccanica Confapi intenda informare direttamente i
lavoratori dei contenuti della proposta avanzata, ipotizzando – è la nostra
deduzione – che su questi temi le Organizzazioni sindacali non interpretino
bene le esigenze dei lavoratori. Siamo
invece certi che i lavoratori comprendano bene che lo “scambio” proposto non
solo sia improprio, ma anche assolutamente svantaggioso. Per
proseguire il confronto con l’Unionmeccanica, Fim, Fiom e Uilm: a.
riconfermano i contenuti della piattaforma e la volontà di
negoziare degli incrementi salariali in grado di tutelare il potere d'acquisto
dei lavoratori e di consentire una partecipazione agli aumenti di produttività
per chi non fa la contrattazione di 2° livello. b.
ritengono indispensabile la regolamentazione contrattuale del
mercato del lavoro nelle sue varie articolazioni (tempo determinato, part-time,
lavori atipici, apprendistato), che riduca i rischi crescenti di precarizzazione
e rafforzi le opportunità di accesso alla formazione. In tale ambito la
questione della competitività posta anche dall’Unionmeccanica va affrontata
senza modifiche del contratto nazionale vigente in materia di orario di lavoro e
confermando il ruolo negoziale delle RSU. Fim,
Fiom e Uilm invitano le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici a partecipare
attivamente alle iniziative di lotta per il rinnovo del contratto, compreso lo
sciopero dello straordinario e delle flessibilità, e in particolare allo
sciopero con manifestazione nazionale a Roma del 2 dicembre. Fim,
Fiom e Uilm nazionali Roma, 15
novembre 2005 |