Comunicato delle Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm

 

Comunicato sindacale sulla vertenza De Longhi

 

Il giorno 8 marzo 2005 si è svolta a Treviso, la riunione delle strutture sindacali territoriali e nazionali di Fim, Fiom e Uilm e delle Rsu degli stabilimenti del gruppo De Longhi in Italia, per valutare lo stato della vertenza aperta a seguito della decisione aziendale di delocalizzare in Cina le attività manifatturiere fino ad oggi svolte negli stabilimenti trevigiani e conseguentemente collocare in mobilità licenziandoli 650 dipendenti. La riunione ha riconfermato la contrarietà sindacale alle scelte di delocalizzazione e licenziamenti fino ad ora perseguite dal gruppo De Longhi. La riunione ha condiviso la proposta avanzata da Fim, Fiom e Uilm di Treviso e dalla Rsu degli stabilimenti di Treviso di condizionare la possibilità di realizzare un accordo ai seguenti contenuti:

1.      ritiro della procedura di mobilità e ricorso per un periodo di almeno due anni allo strumento della Cigs, con la rotazione dei dipendenti coinvolti.

2.      Mantenimento di una parte delle attività manifatturiere e logistiche ed inserimenti di nuove attività per la produzione di piccoli elettrodomestici, al fine di salvaguardare gli attuali siti produttivi della provincia di Treviso.

3.      Definizione di un piano industriale, che riguardi complessivamente il gruppo De Longhi in termini di prodotti ed attività realizzate ed investimenti per il loro sviluppo.

4.      Costituzione di un sistema di relazioni sindacali ed industriali adeguati alla dimensione del gruppo De Longhi, che permetta alle lavoratrici ed ai lavoratori ed alle loro rappresentanze di essere interlocutori e soggetti attivi per lo sviluppo produttivo, il rafforzamento industriale e la salvaguardia occupazionale del gruppo De Longhi.

5.      Definizione di un piano complessivo di formazione e riqualificazione da sviluppare per tutti i dipendenti coinvolti nella CIGS anche al fine di favorire una loro ricollocazione sia all’interno degli stabilimenti italiani del gruppo sia in altre imprese metalmeccaniche sul territorio di Treviso.

6.      Definizione di un piano di incentivi all’esodo su base volontaria per i dipendenti anche in rapporto al piano di formazione e riqualificazione definito.

Un accordo complessivo così articolato, deve vedere il concorso ed il sostegno di tutte le istituzioni (Comune, Provincia, Regione e ministero del Lavoro). Prevedere per la definizione di un vero piano industriale un confronto con il coinvolgimento del ministero dell’Industria e del Commercio Estero; prevedere in un’ottica di difesa, riqualificazione dell’occupazione e qualificazione del sistema industriale nel territorio.

A sostegno di tale impostazione la riunione ha condiviso la proposta di Fim, Fiom e Uilm di Treviso e della Rsu De Longhi s.p.a. di proclamare un pacchetto di otto ore di sciopero da attivare qualora la provincia non convochi per questa settimana le parti per realizzare il necessario negoziato.

Fim, Fiom e Uilm nazionali si sono impegnate a convocare per venerdì 18 marzo una nuova riunione di tutte le strutture sindacali territoriali e le Rsu degli stabilimenti del gruppo De Longhi in Italia.

Tale sede sarà l’occasione per valutare in modo definitivo lo stato della trattativa ed in assenza di una intesa decidere tutte le iniziative di mobilitazione necessarie.

 

Fim, Fiom, Uilm Nazionali

Fim, Fiom, Uilm di Treviso

Roma, 10 marzo 2005