Comunicato sindacale
Il Coordinamento nazionale Fiat ribadisce il giudizio negativo sull’accordo di programma concordato tra governo e Fiat. Coerentemente alle posizioni espresse sino a oggi unitariamente, la Fiom non è disponibile a firmare accordi di semplice applicazione del piano industriale, come la mobilità alla Magneti Marelli e altre aziende del gruppo e propone la sospensione delle procedure di mobilità con l’utilizzo di strumenti solidaristici come la cassa integrazione a rotazione e/o contratti di solidarietà che sono stati proposti unitariamente nel documento consegnato alla Fiat. Per questo, la Fiom considera grave e sbagliata la decisione assunta dalle altre organizzazioni sindacali di firmare la mobilità per 400 lavoratori, che rappresenta soltanto la prima tranche di una mobilità prevista nel piano, per circa 3.000 lavoratori, con le prevedibili analoghe conseguenze sull’indotto E’ evidente che anche in questo modo si evidenzia il fatto che le indiscrezioni inerenti l’assetto finanziario e proprietario del gruppo Fiat considerano di fatto il piano industriale e la risultante occupazione, come un dato acquisito e non modificabile. Anche per questo, è necessario sviluppare le iniziative di lotta più efficaci finalizzate a incidere sui modelli e sull’attività produttiva della Fiat. A tale fine, la Fiom promuove 8 ore di sciopero del gruppo Fiat e dell’indotto, da effettuarsi entro il mese di gennaio, le cui modalità saranno definite a livello territoriale e coordinate a livello nazionale, a partire dalle assemblee sui posti di lavoro per illustrare le nostre posizioni.
Segreteria nazionale Fiom-Cgil Coordinamento nazionale Fiat Fiom-Cgil Roma, 9 gennaio 2003 |