Comunicato della Segreteria nazionale sulla ventilata richiesta di danni da parte della Fincantieri

 

La Segreteria nazionale della Fiom considera priva di qualsiasi fondamento la richiesta di risarcimento di 20 milioni di euro ventilata dai legali della Fincantieri nel processo per antisindacalità in atto contro l’azienda. Tale richiesta è la conferma piena della cultura e delle scelte antisindacali del gruppo. In Fincantieri infatti, dopo un accordo separato che ha violato le più elementari regole di democrazia, vi sono state azioni di sciopero, mobilitazioni, volantini e prese di posizione che rientrano nel più puro ambito dei diritti sanciti dalla Costituzione della Repubblica.

Tutte le iniziative sindacali a seguito dell’accordo separato, hanno ricevuto un eccezionale consenso dai lavoratori, in tutti i cantieri, come, dopo tutti gli altri, dimostra lo sciopero pressoché totale dello stabilimento di Sestri Ponente il 24 giugno. Peraltro la Fincantieri è stata più volte sanzionata dalla magistratura, ultimo caso ad Ancona, che ha definito come antisindacali i suoi comportamenti tesi a limitare il diritto di sciopero. La minaccia dei danni è quindi un ulteriore elemento che dimostra la strada negativa che l’azienda ha intrapreso a partire dall’accordo separato. Tale minaccia è priva di qualsiasi fondamento giuridico e materiale, ma è, purtroppo l’ennesima dimostrazione che l’azienda ha intrapreso una strada di rottura e scontro con il più importante sindacato del gruppo e la grande maggioranza dei lavoratori. Non saranno certo atteggiamenti di questo genere che faranno deviare la Fiom dalla decisione di perseguire un accordo giusto e condiviso da tutti i lavoratori del gruppo.


 

Segreteria nazionale Fiom


 

Roma, 25 giugno 2009