Terremoto in Abruzzo. Nota dell’Ufficio organizzazione della Fiom nazionale
Dopo il terremoto che ha sconvolto L’Aquila e i paesi intorno alla città la Fiom nazionale si è subito attivata per portare un immediato e concreto contributo. Abbiamo fatto una prima riunione con i compagni dell’Abruzzo e dell’Aquila; questi lavorano in condizioni di estrema difficoltà essendo loro stessi rimasti senza casa, in una città senza nulla che funziona. L’Aquila infatti è una città deserta, che vive il dramma territoriale dei morti, dei dispersi e degli sfollati, degli edifici crollati o inagibili: dalle case ai palazzi delle istituzioni, dalla Camera del Lavoro all’università, alle scuole, alle banche, a tutti gli esercizi commerciali. L’attività produttiva è completamente ferma ed è ancora da verificare l’entità dei danni subìti dagli stabilimenti industriali. È una città che rischia una crisi sociale di proporzioni enormi se non si interviene da subito mettendo insieme risposte all’emergenza e alla necessità di una ricostruzione immediata delle condizioni di vita permettendo alle persone di restare o ritornare. Martedì con il segretario generale, Gianni Rinaldini, e una delegazione della segreteria è stata fatta una ricognizione delle condizioni concrete sul territorio. La Cgil, insieme a Cisl e Uil, predisporrà un campo di accoglienza che avrà bisogno di tutte le strutture e l’impegno necessari. Le Fiom territoriali e le Rsu che sono nelle condizioni di inviare materiali utili, anche in relazione con le aziende che li producono, devono informarci per definire l’arrivo e la collocazione insieme alla Cgil Abruzzo e, per ciò che è necessario, con le autorità locali. Servono frigoriferi, congelatori, lavatrici, docce, bagni chimici, generatori elettrici, riscaldamento e condizionatori d’aria, camper, case mobili ecc. Per quanto riguarda le numerose richieste di compagne e compagni che vogliono concretamente aiutare sul territorio, quello che bisogna fare è raccogliere e comunicarci le disponibilità così da pianificare gli interventi, riguardo i tempi e i modi, insieme al coordinamento abruzzese. Da subito, bisogna sostenere la presenza e il funzionamento del sindacato all’Aquila e su tutto il territorio colpito dal terremoto, nelle aree industriali, vicino ai campi, per dare risposta e sostegno alle lavoratrici, ai lavoratori e ai pensionati. Per quanto riguarda la Fiom, insieme alle strutture di Roma e Firenze abbiamo già messo a disposizione 2 uffici mobili con camper arredati; altri punti attrezzati sono in via di allestimento. Dobbiamo prepararci a garantire una presenza che sostenga in questo lavoro i compagni dell’Aquila, che durerà per i prossimi mesi. Per questo bisognerà organizzare una responsabilità settimanale delle diverse regioni assicurando così la continuità della presenza sul territorio. Man mano che si chiarisce il quadro delle necessità le affronteremo insieme chiedendo a tutte e tutti la massima disponibilità.
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