Segreteria nazionale Fiom: il 13 febbraio un grande successo in una situazione di difficoltà senza precedenti. su quella strada bisogna proseguire


 

La Fiom sottolinea l’eccezionale riuscita dello sciopero e della manifestazione del 13 febbraio. Nessuna polemica strumentale può cancellare il fatto che centinaia di migliaia di metalmeccanici, assieme ai lavoratori pubblici, hanno scioperato e hanno manifestato a Roma. I dati che vengono forniti dalle controparti sullo sciopero sono assolutamente parziali e, per l’industria metalmeccanica, chiaramente viziati dalla situazione di cassa integrazione e fermata produttiva di molte aziende.

Solo un semplice calcolo matematico, infatti, smentisce l’affermazione per cui l’adesione allo sciopero tra i metalmeccanici sia stata inferiore a quella del 12 dicembre. Allora un terzo circa della categoria era soggetto a fermate e casse integrazioni. A febbraio più della metà della categoria è coinvolta in processi di crisi. Che in questa situazione lo sciopero, tra coloro che lavorano, sia stato mediamente del 50% nel settore auto, del 65% nella siderurgia, di oltre l’80% nelle medie imprese, ci fa dire che la riuscita dello sciopero è senza precedenti. In una situazione normale, con la piena attività produttiva, le adesioni allo sciopero sarebbero state tra le più alte della storia delle manifestazioni dei metalmeccanici.

A questi dati puramente quantitativi, bisogna comunque aggiungere la sostanza della riuscita dello sciopero. In una situazione di crisi, dove anche chi lavora spesso vive periodi lunghi di cassa integrazione, decidere di scioperare è un atto di consapevolezza profondo. Lo sciopero di 8 ore costa oggi molto di più che in qualsiasi altra situazione precedente e le alte adesioni tra chi lavora sono solo il segno della convinzione che sulla crisi aziende e governo devono cambiare radicalmente strada rispetto a quanto hanno fatto finora.

La Fiom ringrazia le tante lavoratrici e lavoratori che scioperando e manifestando hanno dato forza alle richieste di giustizia e rigore nella gestione della crisi, a partire da quella del blocco dei licenziamenti e dell’aumento dell’indennità di cassa integrazione. Nel corso delle migliaia di assemblee che si sono svolte per preparare lo sciopero, assieme al consenso sulle posizioni della Fiom sulla crisi, è emerso il pressoché totale rifiuto della controriforma del sistema contrattuale. Anche da parte di quelle lavoratrici e lavoratori che, per condizioni economiche difficili, non riuscivano a scioperare, l’adesione alle posizioni della Fiom, il rifiuto di un accordo gravemente peggiorativo della situazione attuale, sono stati pressoché totali.

Con la riuscita dello sciopero e della manifestazione la Fiom trova impulso per continuare nella lotta della difesa del lavoro, dei diritti, dei contratti. Nonostante la sordità e il silenzio, l’assenza della doverosa comprensione che finora hanno circondato le lotte dei lavoratori, il successo della giornata del 13 febbraio è un segno preciso che su quella strada si può e si deve continuare.
 

Segreteria nazionale Fiom
 

Roma, 18 febbraio 2009