NOTA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE FIOM
Articolo 11 della Costituzione italiana: "L’Italia ripudia la guerra" Via le truppe italiane dall'Iraq, ORA!
La
tragica escalation della guerra e dell’occupazione militare dell’Iraq, con
la repressione armata di manifestazioni popolari contro l’occupazione, che ha
già provocato numerose vittime civili, con l’assedio alla città di Falluja,
dove ci sono centinaia di morti, richiede la massima assunzione di responsabilità
nelle iniziative di opposizione alla guerra. Tale
escalation ha coinvolto anche le truppe italiane, confermandone con drammatica
chiarezza la partecipazione alla occupazione e alle attività belliche, ben
lungi dal carattere pacifico e umanitario della missione, che il governo
italiano si ostina a ribadire oltre ogni evidenza: per questo chiediamo in primo
luogo il loro immediato ritiro, sulla base della Costituzione italiana che
prevede al suo articolo 11 il ripudio della guerra, e invitiamo tutte le nostre
strutture alla più forte mobilitazione in questo senso. Non
c’è pace né democrazia possibile attraverso le bombe, in un paese occupato
militarmente e spogliato economicamente, in cui le condizioni di vita sono in un
anno drammaticamente peggiorate, mancando il lavoro, l’elettricità, l’acqua
e le vittime civili continuano ad aumentare. L’occupazione deve immediatamente
cessare e gli eserciti occupanti devono lasciare il paese, perché l’Onu possa
garantire la transizione nelle condizioni che consentano agli iracheni di
decidere liberamente del proprio futuro. Denunciamo
e respingiamo il tentativo, di cui il bombardamento della moschea di Falluja è
un esempio, di sprofondare l’Iraq e il mondo tutto in uno scontro di civiltà.
Per questo abbiamo partecipato alla delegazione del Comitato “Fermiamo la
guerra” che stamani si è recata alla Moschea di Roma per un incontro con i
rappresentanti del Centro islamico e culturale, a cui è stata portata, insieme
a una bandiera della pace, la posizione e solidarietà del Comitato, la volontà
di continuare a costruire convivenza e dialogo nel nostro paese, dove c’è una
significativa presenza di migranti di religione musulmana. Invitiamo a
partecipare alle analoghe iniziative che verranno prese in altre città
italiane. Per
i motivi detti, sollecitiamo tutte le strutture a coinvolgere nella
mobilitazione lavoratori e lavoratrici, attraverso l’affissione della
locandina in tutti i luoghi di lavoro e l’assunzione nelle fabbriche e nei
territori di tutte le possibili iniziative di sostegno alla campagna per
l’immediato ritiro delle truppe italiane dall’Iraq. La Segreteria nazionale della Fiom-CgilRoma, 9 aprile 2004 |