La Fiom piange Guglielmo Simoneschi magistrato integerrimo e giurista impegnato fino alla fine della sua vita nella difesa dei diritti del lavoro
Si è spento sabato 19 aprile, per una spietata malattia, Guglielmo Simoneschi, magistrato di cassazione in pensione, da anni collaboratore della Fiom nazionale. Conclusa la sua carriera di Magistrato, nella quale si era sempre distinto per rigore e spirito costituzionale nell’applicazione delle leggi, Guglielmo Simoneschi aveva deciso di continuare il suo impegno a difesa dei diritti collaborando con la Fiom nazionale. Aveva così organizzato la Consulta giuridica nazionale della Fiom che per anni, da lui costantemente animata, aveva prodotto riflessioni e iniziative su tutti i temi fondamentali della tutela del lavoro, dalla lotta alla precarietà, alla difesa del contratto nazionale e della contrattazione, alla tutela della salute e della sicurezza. Su quest’ultimo tema si era particolarmente impegnato negli ultimi tempi e, nonostante fosse già minato dalla malattia, fino all’ultimo ha lavorato per organizzare il convegno di Torino, l’8 aprile scorso, dove giuristi, operatori della salute, Rls della Fiom si sono incontrati per discutere concretamente della tutela della salute dei lavoratori. Purtroppo, nonostante il grande impegno nell’organizzazione dell’assemblea di Torino, Guglielmo Simoneschi non è stato in grado di essere presente ad essa. Pochi giorni dopo si è spento per un aggravamento del suo male. La Fiom, i metalmeccanici, le lavoratrici e i lavoratori, sentono profondo dolore per la scomparsa del compagno Guglielmo Simoneschi e lo ricorderanno sempre per la passione e la competenza messe a servizio degli interessi del mondo del lavoro.
Segreteria nazionale Fiom
Roma, 21 aprile 2008
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