Incidente
mortale all’Ilva di Taranto. Di
fronte all’ennesimo incidente mortale avvenuto oggi all’Ilva di
Taranto, l Lo
sciopero immediato che è stato deciso dalla Rsu dell’Ilva e dai
sindacati metalmeccanici di Taranto è una prima risposta di
mobilitazione e di lotta, a cui occorrerà dare un seguito sia con
analoghe iniziative negli altri siti dell’Ilva sia con
l’intensificazione della battaglia sindacale per affermare la necessità
di vivere e lavorare in sicurezza nello stabilimento di Taranto, il più
grande impianto siderurgico d’Europa. Uno
stabilimento nel quale, evidentemente, nonostante le reiterate promesse
dell’azienda, i vari protocolli d’intesa sui temi della sicurezza, i
tanti tavoli istituzionali aperti, si continua ad operare in modo tale
da non garantire pienamente la tutela della salute e dell’incolumità
fisica delle persone. E’
tempo di passare dalle parole ai fatti, di attivare in modo efficace
tutti i livelli ispettivi e di controllo, di riprendere il confronto
tanto con l’Ilva quanto con i Ministeri del Lavoro e della Salute, con
la regione Puglia e con quanti hanno tra i propri compiti quello di
contribuire a fermare l’impressionante catena di infortuni e incidenti
a Taranto. Segreteria
nazionale Fiom-Cgil Roma,
1° agosto 2007 |