Anche per i lavoratori metalmeccanici, dell’artigianato da tre anni senza contratto, 16 ore di sciopero.

 

Con la firma di tutti gli Accordi ponte dei settori artigianali dei metalmeccanici si è di fatto conclusa la gestione categoriale del Protocollo di Accordo interconfederale del 20 maggio 2002.

Proprio per questo, la Segreteria nazionale della Fiom ha inviato a tempo debito la richiesta di incontro alle Associazioni Artigiane, per attivare il tavolo di incontro avente all’ordine del giorno il rinnovo dei Contratti Collettivi nazionali di lavoro dell’artigianato.

Le risposte negative esplicite (da parte della Confartigianato) e implicite (da parte di altre Associazioni) al rinnovo del Ccnl che riceviamo ormai da tre anni la dicono lunga sulla qualità e lo stato delle relazioni sindacali nel settore.

Gli artigiani vogliono sbarazzare il tavolo dal problema del Contratto Collettivo nazionale di lavoro! Che questo sia l’obiettivo politico vero, alla faccia dei vari panegirici che sentiamo da tutte le parti sulla qualità della bilateralità nel settore artigiano, non lo testimonia solo l’atteggiamento delle associazioni di fronte alle nostre richieste di aprire i tavoli per il rinnovo dei Ccnl.

La riprova è data proprio dall’atteggiamento e dalle posizioni politiche degli artigiani di fronte ai problemi dell’avvio o meno del Fondi di previdenza complementare di Artifond.

La esplicita volontà senz’altro di Confartigianato ma anche di altri di boicottare Artifond, di farlo fallire non è soltanto motivata da appetiti verso altre soluzioni (fondi regionali o fondi aperti) bensì dal manomettere in forma strutturale il livello di contrattazione nazionale di categoria.

Non solo siamo di fronte alla messa in discussione dei nuovi contratti nazionali, siamo di fronte alla non erogazione di risorse economiche che i precedenti Ccnl avevano destinato ai lavoratori per finanziare la previdenza complementare.

La situazione delle relazioni sindacali nell’artigianato NON è quindi tranquilla come da troppe parti si tende a dipingere. Anzi è esattamente l’opposto: nell’artigianato siamo di fronte all’attacco più esplicito alla struttura della contrattazione e al senso e al ruolo del Ccnl nonché a quegli elementi di riforma del welfare (dai fondi integrativi previdenziali agli ammortizzatori sociali) di cui tanti si riempiono la bocca.

Ecco perché per la Fiom nazionale vale anche per i lavoratori metalmeccanici del settore artigianato un pacchetto di 16 ore di sciopero.

Un pacchetto di ore di sciopero per partecipare allo sciopero nazionale di lotta per la difesa del Contratto nazionale e per il rinnovo dei contratti.

Un pacchetto di ore di sciopero per poter discutere con tutte le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici dell’artigianato le ragioni specifiche ma contemporaneamente generali della nostra proposta di iniziativa di lotta.

 

La Segreteria nazionale Fiom