Comunicato
Sindacale delle Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm su ThyssenKrupp Le
Segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm esprimono tutta la loro condanna
per la gravissima decisione della ThyssenKrupp di rimettere in
discussione l’accordo sul futuro delle Acciaierie di Terni. Il
18 febbraio, presso Quello
avvenuto è un fatto gravissimo, prima di tutto perché con i tagli
produttivi annunciati allo stabilimento di Terni se ne mette in
discussione il futuro occupazionale e si priva il Paese di produzione di
valore strategico. Questo nel momento nel quale la domanda di prodotti
siderurgici di alta qualità è fortissima in Italia e in tutto il
Mondo. Ma di particolare gravità è anche il fatto che un accordo
sottoscritto presso La
decisione della ThyssenKrupp mette in discussione, oltre che il futuro
dello stabilimento di Terni, anche la stessa credibilità delle
Istituzioni e delle decisioni di politica industriale del Paese. In
questo contesto è gravissimo che il Governo, invece di far sentire la
sua voce per far rispettare quanto da esso sottoscritto, abbia subito le
decisioni della Multinazionale tedesca, arrivando persino a rinviare gli
incontri di attuazione degli accordi. A
tutto questo è necessario reagire. Le segreterie nazionali di Fim,
Fiom, Uilm chiedono l’integrale rispetto delle intese sottoscritte e
la convocazione immediata del Tavolo di Palazzo Chigi, per realizzare
tale obiettivo. Le
Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm esprimono totale appoggio alle
decisioni di lotta che vengono assunte a Terni per rivendicare il
rispetto degli accordi. Le
Segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm chiedono la mobilitazione delle
Istituzioni, a partire da quelle dell’Umbria, delle forze politiche e
dell’opinione pubblica, per pretendere il rispetto degli accordi, la
difesa e lo sviluppo dello stabilimento di Terni, la salvaguardia di
produzioni strategiche per l’economia del Paese. Segreterie
nazionali Fim, Fiom, Uilm
Roma,
2 dicembre 2004 |