Fiat: dichiarazione di Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom-Cgil

 

“Non mi pare che emergano particolari elementi di novità dalla conferenza stampa tenuta questa mattina da Giuseppe Morchio e Umberto Agnelli, se non il fatto che non viene data nessuna risposta convincente sul futuro e sulla sopravvivenza stessa del settore auto nel nostro paese.

Del resto, a ben guardare, le ragioni di preoccupazione rispetto al destino del gruppo torinese non sono certo venuto meno, anzi.

In molti stabilimenti, da Cassino a Termini Imprese, per non parlare di Mirafiori i lavoratori continuano ad essere messi in cassa integrazione. Viene lasciata intendere, se non annunciata, l’apertura del negoziato con la Gm per la risoluzione del put e, contemporaneamente si  prevede una intensificazione dei rapporti industriali su questioni decisive per il prodotto dell’auto come i  motori, i cambi, le piattaforme.

Tutto ciò  rende esplicita la necessità dell’apertura di un confronto nazionale che coinvolga direttamente anche il governo perché nello scenario descritto dalla Fiat sono possibili diverse soluzioni ma certamente la meno probabile, viste le condizioni, è quella di un rilancio del settore dell’auto nel panorama dell’industria italiana.

Infine, a proposito delle dichiarazioni del presidente Agnelli, credo proprio che non sia possibile nessuna discussione sull’utilizzo delle aree Fiat senza aver prima definito il destino di Mirafiori come ribadito recentemente di una assemblea unitaria alle quale alla partecipato 350 delegati”.

 

 

Roma, 27 febbraio 2004