MARCONI Communications

Marconi Selenia Communications

 Comunicato sindacale delle Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm

Nei giorni 26 e 27 c.m. il Coordinamento nazionale della Marconi di Fim-Fiom-Uilm partecipato dalle rappresentanze delle Rsu di Genova, Marcianise, Roma-Magliana, Roma-Amtec, Milano, Chieti, Firenze, Latina, Pomezia hanno iniziato la trattativa con l’azienda per concordare un accordo di gestione degli strumenti di ammortizzazione sociale da utilizzare per abbattere i costi della società e quindi consentire il rilancio della stessa, così come è riportato nel Piano Industriale modificato a seguito delle lotte che tutti i lavoratori di Marconi e Marconi Selenia hanno sviluppato nei mesi scorsi.

Le Oo.Ss. di Fim, Fiom, Uilm, coerentemente con l’impostazione che il Coordinamento nazionale dall’inizio della vertenza ha deciso, hanno impostato la trattativa in base ai seguenti punti:

1.       siccome l’azienda ha presentato un Piano di rilancio della Società italiana di Marconi, non possono esserci esuberi strutturali, quindi deve essere previsto il rientro per tutti.

2.       La gestione degli strumenti deve essere effettuata in base al criterio della solidarietà.

Ciò significa che:

- non devono esserci lavoratori a zero ore di lavoro.

- I sacrifici devono essere distribuiti sul maggior numero possibile di lavoratori in modo che il danno economico e professionale diventi, a livello individuale, minore; le liste di epurazione che circolavano fra i capi devono stracciarle.

- E’ necessario fare uso massiccio di fermate complessive degli stabilimenti, in modo che davvero tutti (compresi i dirigenti) diano il loro contributo di solidarietà (senza fare “figli e figliastri”!) e quindi riducendo ulteriormente il danno individuale.

- Devono essere definiti i criteri con i quali verrà effettuata la rotazione e la riduzione di orario che sarà effettuata in tutti i siti, a partire da Genova!

- Abbiamo chiesto, dall’inizio della vertenza, l’applicazione dei contratti di solidarietà per i vantaggi retributivi (maggiore copertura del reddito rispetto alla Cigs) e per il meccanismo della riduzione di orario e la rotazione, quindi difesa del salario e della professionalità.

E’ un obiettivo al quale non rinunciamo.

Se l’azienda preferisce la Cigs per crisi per poter presentare progetti di finanziamento del rilancio della Marconi, sappia che non intendiamo rinunciare nè alla copertura del salario nè alle forme solidaristiche di rotazione e riduzione d’orario previste dai contratti di solidarietà.

- Per le Oo.Ss. i lavoratori hanno uguali diritti, esigenze e dignità, pertanto non intendiamo accettare discriminazioni.

- Per i lavoratori del Pcb di Genova va ricercata, prioritariamente, una soluzione di ricollocazione interna anche attraverso corsi di formazione per adeguare gli skills professionali. In ogni caso dovranno subire lo stesso “danno” di tutti gli altri lavoratori di Genova.

Nel corso della trattativa, che è stata aggiornata alla settimana prossima, il Coordinamento nazionale e le Segreterie nazionali di Fim-Fiom-Uilm hanno riscontrato le seguenti rigidità aziendali:

1. scarsa disponibilità a suddividere il danno su un numero ampio di lavoratori, adducendo, in modo eccessivo e strumentale, difficoltà organizzative.

C’è un pregiudizio, una tendenza ad individuare con precisione singoli lavoratori nell’ambito dei reparti e degli uffici. Chiamasi affezione alle liste.

2. Scarsa disponibilità ad aumentare le fermate collettive che fanno pagare tutti e quindi meno ognuno. Chiamasi tutela dei clientes o affezionati.

3. Scarsa disponibilità a mettere in sicurezza lo stabilimento di Marcianise mantenendo basso il numero di lavoratori equivalenti per evitare che il costo del prodotto sia fortemente influenzato dai costi fissi di stabilimento

4. Scarsa sensibilità e responsabilità sociale nei confronti dei lavoratori Pcb. Devono essere previsti percorsi specifici di ricollocazione. Siamo ancora ad impegni generici.

Lavoratori della Marconi, siamo ad un ulteriore momento delicato della vertenza. E’ stata, ed è ancora, una vertenza complessa e complicata. Stiamo cercando di concludere un accordo che alla fine (non lontana) non consentirà di scaricare pesantemente sui lavoratori gli errori, i disastri che il management ha procurato.

 

Effettueremo in ogni sito assemblee per informarvi dello stato della vertenza e della trattativa.

SERVE, nell’interesse di tutti, costringere l’azienda ad una MAGGIORE DISPONIBILITA’ pertanto

 

le Assemblee saranno effettuate mediante 2 ore di sciopero.

 

Segreteria nazionale Fim, Fiom, Uilm

Il Coordinamento nazionale Marconi

 

Roma, 28 Febbraio 2003