Finmek: raggiunto l'accordo

 

Si è tenuto ieri 11 giugno l’incontro con la Finmek che aveva comunicato il 24 maggio esuberi occupazionali per circa 900 dipendenti.

L’azienda aveva avviato procedure per la messa in mobilità per i dipendenti di Roma e Trieste nonché la non riconferma dei numerosi contratti di formazione e lavoro e dei lavoratori interinali presenti negli stabilimenti del Gruppo.

Fim, Fiom e Uilm avevano già nel precedente incontro richiesto il ritiro delle procedure aperte e proposto di affrontare i problemi di dissaturazione produttiva con strumenti congiunturali, in attesa della ripresa, che in parte già si delinea, del mercato delle Telecomunicazioni. L’azienda in quell’incontro aveva rifiutato l’impostazione sindacale e le Organizzazioni sindacali proclamarono lo stato di agitazione ed uno sciopero di 4 ore in tutti gli stabilimenti del Gruppo.

Nell’incontro di ieri la Finmek ha avuto un cambiamento di atteggiamento che ha consentito il raggiungimento di un positivo accordo.

Infatti viene assunta la congiunturalità della situazione, vengono ritirate le procedure di mobilità avviate e si delinea un quadro di strumenti da utilizzare per affrontare la situazione produttiva. I punti salienti che l’accordo prevede sono:

- la discussione di un Piano industriale del Gruppo Finmek entro il 15 di luglio;

- l’utilizzo, dove possibile, della Cassa integrazione ordinaria con rotazione;

- ricorso alla Cigs per riorganizzazione, preceduta da un confronto di merito su missioni produttive e piano industriale per lo stabilimento di Sulmona;

- per il sito di Roma, che Finmek voleva chiudere, è previsto il mantenimento del sito, l’utilizzo della Cigs per riorganizzazione con possibilità di rotazione e la ricerca di attività aggiuntive con il richiamo graduale al lavoro di tutti i dipendenti;

- il ricorso, su base volontaria, alla mobilità finalizzata al pensionamento;

- la conferma degli attuali lavoratori assunti a Contratto di formazione e lavoro;

- la stabilizzazione con l’assunzione a Contratto di formazione e lavoro di 160 lavoratori interinali attualmente operanti a Pagani.

Si tratta di un accordo, che va gestito e monitorato nella sua attuazione, che ha fatto ritirare licenziamenti e la chiusura del sito di Roma, che ha stabilizzato i Contratti di formazione e lavoro e parte del lavoro temporaneo esistente.

Questo accordo rende inoltre evidente la necessità di uno stabile coordinamento sindacale per un Gruppo che tende a crescere ma che deve affrontare problemi di assetto industriale e tecnologico. 

Roma, 12 giugno 2002