Comunicato sindacale delle Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm

 

Nei giorni 18, 24 e 25 febbraio è ripresa la trattativa Merloni avendo l’azienda dichiarato di rimuovere la pregiudiziale sulle due settimane di ferie collegate all’integrativo di gruppo.

L’azienda ha presentato un documento su tutte le parti in discussione. La delegazione sindacale ha chiesto che venisse escluso dall’integrativo ogni riferimento alle ferie che era stato riproposto, con il rinvio agli stabilimenti solo delle modalità di realizzazione nel caso in cui si fosse presentata la necessità.

Si è poi avviato il confronto sul sistema premiante.

L’azienda ha presentato una proposta che prevede: il 25% del premio sulla redditività, il 25% sulla produttività e il 50% sulla qualità; 1.136 euro (pari a 2.200.000 di lire) al mantenimento dei risultati di produttività e qualità del 2002.

La delegazione Fim, Fiom, Uilm ha chiesto:

- una revisione dei pesi delle diverse voci, mantenendo in ogni caso un maggior valore per la qualità;

- ha contestato il prolungamento di un anno dell’integrativo e il riferimento come indice dei risultati al 2002 invece che al 2001;

-  ha considerato non corretto correlare ai risultati 2002 anche le cifre relative a quelli del 1997 e insufficiente la cifra proposta perché più bassa a parità di risultati di quanto definito dal Premio precedente su qualità e produttività;

-  ha dichiarato che tutte le voci del premio devono essere riconosciute ai lavoratori con contratto a tempo determinato o interinale, e quindi non accettabile la redistribuzione solo dei premi di produttività e qualità con l’esclusione fra l’altro degli interinali.

Per la produttività da conseguire secondo programmi concordati fra le parti, vanno ancora valutati gli obiettivi proposti per ogni stabilimento per quattro anni, in quanto non c’è da parte nostra la disponibilità ad un’ulteriore intensificazione della prestazione; come va definito quale è il 100 di partenza su cui calcolare gli incrementi.

Alla nostra richiesta di pagare anche la quota di produttività eventualmente realizzata oltre gli obiettivi (prima non prevista), l’azienda ha posto una massimale del 30% a fronte invece dell’assenza di limite per il mancato raggiungimento. La delegazione Fim, Fiom, Uilm ha insistito su una corrispondenza di relazione.

Il confronto si è poi sviluppato sulla formula della qualità producendo risultati positivi sulla proposta avanzata che prevedeva un doppio sbarramento fra 90% dell’IMQ sotto il quale il premio si azzerava e un correttivo riparazioni che poteva annullare i risultati. La soglia dell’IMQ è stata portata all’80%, mentre il correttivo riparazioni non può andare sotto il 45% del risultato, mettendo il premio una volta concordato il 100, in situazione di relativa sicurezza.

L’azienda ripropone però obbiettivi sulla qualità  mensili considerando questa proposta parte integrante  della formula.

La delegazione Fim, Fiom, Uilm ha chiesto per il premio qualità una fase sperimentale per verificarlo in tutti gli aspetti e una maggiore e chiara funzione di gestione da parte dei lavoratori per monitorare e definire modalità e strumenti per il raggiungimento del risultato.

Ancora mancano le cifre del premio.

L’azienda ha poi riproposto nel documento la tabella relativa alla presenza.

La trattativa sul premio e sull’insieme delle altre questioni aperte entrerà in fase decisiva nelle giornate del 13 e 14 marzo, ad Ancona.

Segreterie Nazionali Fim, Fiom, Uilm

 

Roma, 28 febbraio 2003