Comunicato incontro Federmeccanica

 

Nell’incontro svoltosi con la Federmeccanica per il rinnovo del contratto nazionale la Fiom ha confermato i punti fondamentali della propria piattaforma.

La Fiom ha ribadito la necessità di intervenire sulla precarietà del lavoro con un sistema di regole e di diritti che puntino a rafforzare la centralità del contratto a tempo indeterminato. La Fiom ha inoltre confermato le richieste sull’inquadramento, sugli orari e sugli altri diritti.

Per quanto riguarda il salario la Fiom ha confermato l’impostazione della propria richiesta, il recupero integrale dal 1° gennaio 2001 dell’inflazione pregressa, una quota di produttività di settore, l’inflazione attesa rispetto a quella programmata, priva di qualsiasi consenso da parte sindacale. La Fiom ha inoltre ribadito che il contratto nazionale non può subire danneggiamenti dalla legislazione sul lavoro in attuazione e che è inaccettabile la posizione di Federmeccanica di voler modificare il testo contrattuale sulla definizione dell’orario settimanale di lavoro.

Per quanto riguarda gli Enti bilaterali la Fiom ha confermato il rifiuto a istituire tali Enti, a maggior ragione a incamerare in essi risorse aziendali, del lavoro, delle strutture pubbliche.

Su tutti i temi della piattaforma la Fiom ha dichiarato la propria disponibilità a un negoziato che trovi punti di incontro con la controparte. Ciò che non è accettabile è il rigetto di interi capitoli di essa o l’indisponibilità a modificare le posizioni di partenza. Allo stato attuale questa è ancora la posizione della Federmeccanica, per questo l’incontro odierno mantiene l’andamento negativo di quelli precedenti.

La Fiom ha inoltre annunciato alla Federmeccanica che intende porre al tavolo delle trattative la questione delle regole democratiche, della rappresentanza e della rappresentatività nel negoziato.

La Fim e la Uilm, infatti, hanno unificato le loro richieste, ridimensionandole su punti significativi. Questo evidentemente al fine di giungere a un accordo separato.

La Fiom ritiene che un accordo separato sul contratto nazionale, realizzato da organizzazioni minoritarie e non sottoposto alla consultazione formale e democratica dei lavoratori, non solo rappresenterebbe un danno sul piano dei contenuti, ma metterebbe in discussione lo stesso valore dell’istituto. Questo proprio nel momento in cui le imprese e il governo annunciano di voler ridimensionare o addirittura eliminare il contratto nazionale.

La difesa del contratto nazionale è oggi strettamente collegata all’affermazione della democrazia sindacale.

La Fiom ha deciso di indire una campagna di assemblee in tutti i luoghi di lavoro per illustrare lo stato della vertenza, compresi i rischi di accordo separato.

La Fiom diffonderà in tutti i luoghi di lavoro un testo riassuntivo di tutte le posizioni emerse al tavolo di trattativa e chiederà ai lavoratori di esprimere con forza il rifiuto dell’accordo separato e la richiesta di piena democrazia sindacale.

                                                                                                La Segreteria nazionale Fiom

Roma, 27 marzo 2003