Comunicato della Segreteria nazionale Fiom
Solidarietà ai terremotati
Una
serie di incontri nelle zone terremotate del Molise ci hanno fatto misurare la
gravità di una situazione sociale, non sufficientemente documentata dai mezzi
di comunicazione di massa. Vi sono
migliaia di persone con le case inagibili e che non sanno se e quando potranno
riavere l’abitazione. Vi sono danni economici ingenti e tanti lavoratori che
sommano ai rischi dell’occupazione una condizione sociale e personale di
assoluto disagio. Ad esempio sono centinaia di lavoratori della Fiat di Termoli
che hanno la casa inagibile e che devono occuparsi di enormi incombenze
familiari. Nello stesso tempo il governo ha pensato bene di risparmiare sulla
copertura salariale per i lavoratori che non possono recarsi al lavoro per gravi
disagi dovuti al terremoto. A differenza di quanto attuato in tutti gli altri
eventi catastrofici nel passato, il governo ha lesinato i fondi per la copertura
salariale, per cui i primi dieci giorni dal terremoto non sono coperti, e ha
affidato ai comuni invece che all’Inps il compito di coprire 20 giorni di
retribuzione, usando i fondi per l’emergenza e l’assistenza alle popolazioni
colpite. Negli incontri
che abbiamo tenuto ci è stata rivolta la richiesta di mantenere l’attenzione
sulla situazione di quelle popolazioni. Il timore è che dopo la commozione
nazionale sull’immane tragedia della scuola di San Giuliano i riflettori si
spengano su quella realtà e che quindi le popolazioni siano lasciate a se
stesse, nelle tendopoli e nell’assenza di interventi reali per la ripresa. Il
problema non è quello dell’assistenza immediata alle persone, che è fatta da
una organizzazione capillare efficiente e appassionata del volontariato
coordinato dalla protezione civile. Il problema è proprio quello del futuro
degli insediamenti e dell’occupazione nel territorio. Per queste
ragioni ci siamo presi l’impegno di organizzare una campagna di solidarietà
con le popolazioni e con i lavoratori e anche con le organizzazioni sindacali
del Molise. Tale campagna dovrà avere come primo scopo quello di mantenere alta
l’attenzione e la sensibilità in tutti i luoghi di lavoro sulla situazione
delle popolazioni. La pressione politica per gli interventi indispensabili per
lo Stato è più importante della stessa solidarietà materiale, pure
necessaria. A questo
ultimo proposito lo strumento migliore, indicato anche da Cgil, Cisl, Uil è
quello dei “gemellaggi” fra territori e fabbriche che organizzano la
solidarietà e comuni e realtà particolarmente colpite. Naturalmente
occorrerà un po' di tempo per organizzare questi gemellaggi ma riteniamo utile
che le strutture comincino già sin da ora a mettersi in contatto con la Fiom e
la Cgil del Molise e a dare comunicazione alla Segreteria nazionale di tutte le
iniziative che si intendono prendere. Invitiamo
intanto le compagne e i compagni che stanno iniziando a fare iniziative di
solidarietà con i terremotati a mettersi in contato con Giovanni D’Aguanno,
segretario regionale della Fiom del Molise, o con il segretario generale della
Cgil Molise Michele Petraroia, presso le loro sedi.
p. la Segreteria nazionale Fiom Giorgio Cremaschi |