Comunicato della segreteria nazionale Fiom-Cgil

 

La Segreteria nazionale della Fiom respinge l’attacco della Federmeccanica al diritto di sciopero e chiede un vero negoziato.

 

Nell’incontro che aveva all’ordine del giorno i temi del mercato del lavoro e della lotta alla precarizzazione, la Federmeccanica ha inscenato una grave provocazione, con un pesante attacco al diritto di sciopero.

Prima ancora che cominciasse il confronto sul tema all’ordine del giorno, la Federmeccanica ha illustrato un documento del proprio consiglio direttivo nel quale si aggrediva verbalmente la Fiom per la decisione di portare ad otto ore lo sciopero dei metalmeccanici nel quadro della giornata di lotta dell’industria del 21 febbraio prossimo. Il documento si concludeva minacciando di sanzionare lo sciopero con il rinvio del pagamento della indennità di vacanza contrattuale. Successivamente agli organi di stampa esponenti della Federmeccanica addirittura accennavano alla possibilità di sanzioni rivolte personalmente agli scioperanti.

La Segreteria nazionale della Fiom sottolinea che questa presa di posizione e le successive dichiarazioni dimostrano l’assoluta non conoscenza e il totale disprezzo delle regole che ha l’Associazione degli industriali.

Il Protocollo del 23 luglio, recepito nel contratto nazionale dei metalmeccanici, recita esplicitamente che nel periodo di moratoria non sono ammesse azioni dirette tra le parti, pena l’anticipo o il ritardo del pagamento della indennità di vacanza contrattuale, che normalmente scatterebbe tre mesi dopo la scadenza del contratto.  E’ evidente e scontato che tutto questo si riferisce esclusivamente ad azioni di lotta, o ad iniziative delle imprese determinate da motivi relativi al negoziato. Altrimenti una decisione di una grande impresa di mettere in cassa integrazione i lavoratori o qualsiasi decisione di sciopero, dovuta a problemi sociali, occupazionali, civili, diversi da quelli trattati nel contratto, sarebbe inibita. L’assurdità della posizione di Federmeccanica finisce per tradursi in un divieto alle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici di proclamare qualsiasi sciopero durante i quattro mesi della moratoria contrattuale. Siamo ad una violazione del costituzionale diritto di sciopero, aggravata dalle successive dichiarazioni, che parlano di sanzioni individuali agli scioperanti, misure non ammesse dalla legislazione italiana e quindi, esse sì, sanzionabili a norma dello Statuto dei lavoratori come attività antisciopero e antisindacale.

La Segreteria nazionale della Fiom vuole ancora credere che questa presa di posizione avventata e priva di fondamento della Federmeccanica sia dovuta esclusivamente alle difficoltà che ha l’organizzazione degli industriali a rispondere nel merito delle richieste presentate. Infatti nel successivo sviluppo dell’incontro, di fronte alle puntuali argomentazioni della Fiom a sostegno delle richieste di tutela dei lavoratori contro la precarietà, la flessibilità selvaggia, i licenziamenti per ristrutturazione, la Federmeccanica non ha fornito alcuna risposta o controproposta.

E’ evidente il rischio che la Federmeccanica interpreti il confronto solo come uno spazio temporale da occupare con attacchi alla Fiom, in attesa di decidere se e quando tentare un accordo separato.

La Segreteria nazionale della Fiom, nel respingere l’attacco al diritto di sciopero, intende chiedere già dal prossimo incontro, previsto per il 17 febbraio, alla Federmeccanica di mutare comportamento al tavolo di trattativa e di dichiarare la propria reale disponibilità al negoziato. E’ inaccettabile che il periodo della moratoria venga utilizzato unicamente per prendere tempo, senza entrare nel merito delle richieste e negoziare davvero.

La Fiom conferma lo sciopero di otto ore per il 21 febbraio e chiama tutti i lavoratori metalmeccanici alla massima partecipazione a quella giornata di lotta, per la difesa del lavoro, contro la crisi industriale e contro l’attacco ai diritti fondamentali delle lavoratrici e dei lavoratori che viene dalle deleghe chieste dal governo.

L’assemblea dei delegati prevista a Bologna per il 14 febbraio darà una ulteriore risposta all’arroganza della Federmeccanica e all’attacco che viene dal governo, indicando un percorso di mobilitazione dei metalmeccanici, che nel pieno rispetto delle regole, serva a fronteggiare la gravissima offensiva contro il lavoro e i suoi diritti.

Segreteria nazionale Fiom-Cgil

Roma, 11 febbraio 2003