Benefici previdenziali per i lavoratori ex esposti all’amianto
Riportiamo quanto
deciso nella riunione nazionale svoltasi nei mesi passati circa la
necessità di realizzare in tutti i territori, ove sono presenti in
maniera significativa tali problematiche, attivi/riunioni/assemblee con
la presenza dei lavoratori interessati, dei legali di riferimento della
Fiom, del Patronato Inca e Camera del Lavoro, con l’obiettivo di
chiarire la situazione normativa e presentare nel contempo le azioni di
tutela dei diritti dei lavoratori ex esposti che la Fiom è impegnata a
realizzare. La convocazione degli attivi, che ad oggi sono stati realizzati solo in poche strutture territoriali, devono servire: a) a mettere in campo interventi e pressioni continuativi e decisi nei confronti delle Prefetture, Direzioni Inail e Inps dei territori coinvolti, per continuare a chiedere interventi precisi ed esaustivi al Governo b) per informare della nostra decisione di procedere insieme all’Inca nazionale per richiedere l’annullamento della “ norma interpretativa “ del governo perché incostituzionale c) per attivare una estesa e generalizzata azione di ricorsi individuali dei lavoratori interessati ed esclusi dai benefici, con l’assistenza dei legali della Fiom d) per chiarire con i lavoratori stessi le più utili azioni legali da intraprendere denunciando nel contempo i comportamenti “strumentali” di vari avvocati che si aggirano nelle aziende e tra i lavoratori , come l’avvocato Bonanni , che non è più il legale di riferimento dell’Aea e con il quale nessun iscritto della Fiom dovrebbe intrattenere rapporti. e) per denunciare penalmente le aziende coinvolte nelle eventuali morti e malattie di lavoratori ex esposti all’amianto predisponendo l’immediata costituzione di parte civile della Fiom, come è già stato realizzato positivamente nei confronti dell’Ilva e di Fincantieri sia a Taranto che a Palermo. La Fiom riconferma quanto già chiarito in precedenza e cioè che si può richiedere il riconoscimento dei benefici previdenziali per via giudiziaria per tutti i lavoratori ex esposti che hanno i requisiti, prescindendo sia dal percorso “preferenziale” previsto con gli atti di indirizzo, solo per i lavoratori di alcune aziende sia dalla ultima disposizione interpretativa predisposta dal governo. Per essere ancora più chiari, anche se il ricorso al Tar del Lazio positivamente realizzato dalla Aea non fosse mai avvenuto tutti i lavoratori illegittimamente esclusi dai decreti ministeriali del 12/3/2008 e dalla Nota Inail del 19/05/2008 avrebbero potuto fare ricorso al Giudice del Lavoro per la disapplicazione di tali norme che prevedevano tale esclusione.
In allegato le Linee Guida predisposte dal legale di riferimento della Fiom Nazionale,, avv. Massimiliano Del Vecchio, che devono essere perseguite anche da tutti i legali di riferimento delle strutture coinvolte e interessati a tale problematica. |