Nota Sas
No al decreto semplificazione
In questi giorni stanno circolando varie versioni della bozza di no al decreto sulla semplificazione della legislazione che il Governo intenderebbe approvare nel Consiglio dei Ministri convocato o giovedì o venerdì. Si introdurrebbero nel decreto alcune norme che “semplificherebbero” anche quanto è stato definito dal dlgs.81 /08 in tema di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Infatti a quanto è dato di capire in nome dello snellimento delle procedure si procederebbe:
- alla cancellazione di fatto del Duvri, cosi eliminando una delle poche possibilità di controllo del sub appalto;
- alla eliminazione del diritto all’informazione, delle competenze e della possibilità di intervento delle autorità di pubblica sicurezza e delle procure della repubblica in caso di infortuni;
- alla impossibilità per gli organi di vigilanza di imporre prescrizioni, per i nuovi luoghi di lavoro o di ristrutturazione per quelli già esistenti;
- alla esenzione dell’obbligo del Dvr per le piccole aziende (fino a 50 addetti ) e per quelle considerate a basso rischio;
- alla sostituzione dell’obbligo di notifica da parte del datore di lavoro agli organi di vigilanza per l’utilizzo di sostanze altamente pericolose per i lavoratori, con una semplice dichiarazione da parte delle associazioni datoriali o da parte degli enti bilaterali ;
- al venir meno dell’obbligo per i datori di lavoro dell’attivazione della formazione e della sorveglianza sanitaria per tutti i lavoratori quando riguarderebbe lavoratori che permarranno in azienda per non più di 50 giorni lavorativi all’anno (i lavoratori precari);
- per il medico competente alla cancellazione dell’obbligo di trasmissione alle autorità preposte dei dati relativi ai rischi a cui sono esposti i lavoratori, gli infortuni denunciati , le malattie professionali, la tipologia dei giudizi di idoneità.
In questi pochi giorni che ci separano dal Consiglio dei Ministri dobbiamo esprimere a tutti i livelli (Rsu, Rls, strutture Fiom ) con note , dichiarazioni, ordini del giorno le nostra totale contrarietà a interventi che ancora una volta tentano solo di cancellare il Testo Unico in materia di salute e sicurezza che se ben utilizzato è, come si dimostra dalla pratica di tanti Rls uno strumento essenziale per la tutela dei lavoratori. Questo Governo, sollecitato dalle imprese prova ancora una volta a cancellare di fatto il dlgs 81 come tentò di fare qualche mese fa, quando propose di assegnare agli enti e strutture che rilasciano certificazioni il compito di validare il rispetto delle norme di sicurezza.
La larga opposizione che si espresse fece cancellare quella norma che purtroppo vale in tanti altri paesi. La morte di oltre 300 lavoratori in una fabbrica pakistana, a fronte di un incendio, è stata causata dalla inesistenza e dal cattivo funzionamento delle uscite di sicurezza che da quanto sembra erano state certificate come assolutamente a norma da un ente certificatore italiano, il RINA. Impediamo di arrivare un po’ per volte a questa drammatica realtà.
l'Ufficio SAS Fiom nazionale
24 settembre 2012