Morte di Antonio Mingolla. La Fiom parte civile nel procedimento penale a carico di Cmt e Ilva Dichiarazione del Segretario Generale della FIOM-CGIL di Taranto Rosario Rappa
“Oggi dinanzi al Gup presso la Sezione Penale del Tribunale di Taranto la FIOM-CGIL di Taranto si è costituita parte civile con l’Avv. Massimiliano Del Vecchio nel procedimento penale a carico di diversi quadri e dirigenti aziendali della CMT s.r.l. e dell’Ilva S.p.a., ritenuti responsabili, nell’ipotesi accusatoria, della morte di Mingolla Antonio, dipendente della prima società, operante nell’appalto dello stabilimento siderurgico di Taranto, avvenuta per causa di lavoro nell’aprile 2006. Tutti gli imputati sono stati rinviati a giudizio in accoglimento delle conformi richieste spiegate dal Pubblico Ministero e dalla FIOM-CGIL. La FIOM-CGIL saluta con favore l’orientamento della magistratura penale che nel Foro di Taranto conferma ancora una volta le proprie decisioni che riconoscono la legittimazione del Sindacato quale parte lesa in ogni ipotesi di reato commesso nei confronti di un lavoratore per violazione delle norme di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. La sentenza del Gup di Taranto resa nel procedimento per la morte del povero Mingolla si inserisce, difatti, nel solco già tracciato dalla precedente decisione che ha riconosciuto il diritto della FIOM-CGIL a costituirsi parte civile per sostenere l’ipotesi accusatoria nel procedimento penale in corso che vede imputati i dirigenti e i direttori di stabilimento dell’Ilva S.p.a. dagli anni ’60 al 1995, ritenuti responsabili del decesso di più di trenta lavoratori affetti da tumore. La FIOM-CGIL ritiene,in coerenza con le sopra richiamate decisioni giurisprudenziali di essere persona offesa dal reato in tutte le ipotesi in cui si persegua un “omicidio” sul lavoro.E’ il Sindacato,infatti,il soggetto che ha il compito di tutelare gli interessi collettivi dei lavoratori; certamente il diritto alla salute e alla salubrità dell’ambiente di lavoro è il principale obiettivo di tutela della FIOM-CGIL , che peraltro è disciplinato dall’art.2 comma 3 del nostro Statuto Nazionale che recita: Gli scopi principali perseguiti dalla Fiom consistono: nel tutelare la salute e l'integrità dei lavoratori attraverso un'azione costante di intervento e controllo del processo produttivo e dell'ambiente di lavoro affinché la produzione non comporti danni alla salute e all'integrità dei lavoratori, dei cittadini e all'ambiente. E' pertanto compito specifico del sindacato contestare tutti quei processi produttivi che possono arrecare danno, direttamente e indirettamente, alla collettività, all'ambiente e/o alla salute e all'integrità dei lavoratori e dei cittadini; La FIOM-CGIL conferma dunque, la propria intenzione di costituirsi parte civile in tutti i processi che abbiano ad oggetto la violazione delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ed invita tutte le Associazioni e le Istituzioni territoriali, in particolare Comune e Provincia di Taranto, a costituirsi parte civile in questo tipo di processi, che creano particolare allarme sociale, a tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini.
18 novembre 2009 |