Continua la strage negli appalti, è un monito per il Governo che vuole peggiorare il Testo Unico sulla salute e la sicurezza

 

Dichiarazione di Giorgio Cremaschi, Segretario nazionale e responsabile dell’Ufficio S-A-S della Fiom-Cgil.
 

“Continua la strage negli appalti delle grandi aziende, dall’Enel, alle Ferrovie dello stato, alle grandi raffinerie da ultimo un lavoratore metalmeccanico è morto mentre era all’opera in un sito Enel di Como.”

“Questo stillicidio continuo di morti nei cantieri assegna gravissime responsabilità alle grandi aziende, Enel tra queste, che evidentemente non controllano come dovrebbero tutta la struttura della sicurezza nella catena degli appalti.”

“Ancora una volta si dimostra che dentro questa catena si annidano rischi gravissimi e mortali per le lavoratrici e i lavoratori e che per questo occorre rafforzare l’intervento della legge e delle istituzioni anziché deregolamentarlo. Le ultime morti negli appalti delle grandi aziende, ancora di più dimostrano che il Governo si assume gravissime responsabilità quando vuole indebolire, deregolamentare, peggiorare la legislazione sul lavoro e in particolare quella che individua le responsabilità in tutta la catena degli appalti.”

“Chiediamo che questi morti siano da monito alle decisioni che sta assumendo in questi giorni il Consiglio dei Ministri rispetto al Testo Unico sulla salute e la sicurezza sul lavoro.”

Fiom nazionale

 

Roma, 24 luglio 2009

Allegato: comunicato Fiom Varese