Sentenza del Tar del Lazio che ha accolto l’appello contro il decreto del Ministro del Lavoro

 

Abbiamo verificato che la Fim sta diffondendo, in questi giorni, un comunicato firmato dal segretario nazionale Vitali e da Alioti, responsabile di settore, che si “appropria” della sentenza del Tar del Lazio che ha accolto l’appello contro il decreto del Ministro del Lavoro che riconosceva solo ai lavoratori esposti all’amianto dipendenti di 15 imprese elencate il diritto a un accesso anticipato alla pensione.

Nella nota si dichiara che la sentenza pronunciata dal Tar è un grande risultato della Fim!

Non solo riteniamo queste dichiarazioni scorrette rispetto alle valutazioni e agli impegni che unitariamente sul problema erano stati presi, in questi mesi e anche in queste settimane ma la nota della Fim è anche totalmente falsa in quanto il ricorso al Tar del Lazio contro il decreto è stato presentato dall’Associazione degli Esposti all’Amianto con la Fim nettamente contraria, come venne ribadito dallo stesso Alioti nell’attivo nazionale unitario che tenemmo nei mesi passati.

Quest’atteggiamento della Fim conferma la volontà di rottura di qualsiasi rapporto unitario, non solo sul piano più generale con la disdetta del contratto nazionale e la presentazione della piattaforma separata ma anche sulla condivisione di azioni comuni su temi di grande rilevanza quale la questione dell’amianto sia per una adeguata sorveglianza sanitaria che per quanto riguarda l’accesso anticipato alla pensione dei lavoratori esposti.

La Fiom anche alla luce di questi episodi ribadisce la volontà di continuare a perseguire l’obiettivo di una equilibrata e corretta azione che tende a tutelare i diritti dell’insieme dei lavoratori senza anteporre i propri interessi di organizzazione e verificherà già dalle prossima settimana, con la riunione del coordinamento nazionale del settore salute e sicurezza del 7 p. v. le iniziative più utili da prendere.


 

p. l’Ufficio S-A-S

Maurizio Marcelli