Mentre l’opinione pubblica è concentrata sul caso Englaro il governo sferra un nuovo attacco alla salute dei lavoratori
Dichiarazione
di Giorgio Cremaschi Mentre tutta l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni veniva concentrata sul drammatico caso di Eluana Englaro, il governo e la sua maggioranza organizzavano un nuovo attentato alla salute e alla vita dei lavoratori. Nel silenzio e di nascosto la maggioranza di governo in Parlamento sta smontando pezzo per pezzo il Testo Unico sulla Sicurezza sul lavoro. Adesso vengono rinviate le norme di sicurezza per i porti, ove si sono avuti tragici infortuni mortali, in molti settori pubblici, ed infine in tutte le aziende sotto i 15 dipendenti. Per queste, infatti, un emendamento della maggioranza prevede la cancellazione del diritto a eleggere il Rls, diritto previsto oggi per le aziende fino a 8 dipendenti. E’ un fatto gravissimo, anche perché spesso in questa dimensione aziendale ci sono i maggiori rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro. Se a questo si aggiunge il fatto che sul Documento di valutazione dei rischi, sui danni alla salute per ritmi di lavoro e su altre norme del Testo Unico il governo sta rinviando gli adempimenti previsti, viene fuori con chiarezza che da parte del governo e della Confindustria, che continua a chiedere di cambiare la legge, ancora una volta la salute dei lavoratori viene messa all’ultimo posto.
La manifestazione e lo sciopero
del 13 sarà anche per protestare contro questo inqualificabile attacco
alla salute dei lavoratori, in un anno che ha già visto, nonostante la
crisi e la riduzione dell’attività, già 100 lavoratori perdere la vita. Roma, 10 febbraio 2009 |