SALUTE AMBIENTE SICUREZZA

Sentenza 45/2009 della Corte di Cassazione. Rischio di interferenze nell’attività lavorativa

 

La Corte di Cassazione con la sentenza 45/2009 ha chiarito qual è il rischio di interferenze nell’attività lavorativa come già descritto dal d.l. 81 (Testo Unico). La Cassazione ha dichiarato che il datore di lavoro è tenuto a garantire la sicurezza e la salute del proprio personale anche quando questo è impegnato presso altre aziende come per esempio nelle diffuse attività di outsourcing.

Infatti la Cassazione ha spiegato che l’obbligo di sicurezza si estende a tutto l’ambiente lavorativo nel quale è chiamato a operare il lavoratore.

Dunque il rischio eventuale alla sicurezza e alla salute del lavoratore può essere determinato non solo dal comportamento “errato” del datore di lavoro ma anche da attività di terzi.

Infatti nella sentenza si spiega che in presenza di dipendenti provenienti da più imprese e operanti nel medesimo “teatro lavorativo” questo deve essere considerato il loro ambiente di lavoro ai sensi degli artt. 4 e 5 del Dpr 27 aprile del 1955 n° 547 e conseguentemente ciascun datore di lavoro è pertanto obbligato “ad informarsi dei rischi derivanti dall’opera o dal risultato dell’opera degli altri attori sul medesimo teatro lavorativo e dare le conseguenti informazioni e istruzioni ai propri dipendenti” in forza dell’art. 2087 del codice civile.

Riteniamo che l’utilizzo di questa sentenza sia utile nel richiedere alle aziende la pronta compilazione e consegna ai Rls del Duvri.