Dichiarazione di Giorgio Cremaschi, segretario nazionale Fiom-Cgil, resposabile salute e sicurezza: il Governo dica no alle inqualificabili pressioni della Confindustria

 

Chiediamo al Governo di ignorare totalmente le inqualificabili posizioni e pressioni che anche in queste ore vengono dalla Confindustria. E’ evidente che le norme sulla sicurezza debbono contenere anche delle pene per chi non le rispetta ed è altresì vero che la depenalizzazione di questi anni dei reati connessi alla sicurezza sul lavoro è stata parte del contesto nel quale si è sviluppato il degrado della condizione di lavoro che produce gli infortuni e le morti.

Così pure va posto sotto controllo il sistema degli appalti e dei subappalti e deve essere garantito anche un controllo territoriale su un lavoro che è sempre più disperso e frantumato.

La Confindustria ha mostrato tutta l’arretratezza profonda delle sue posizioni e anche la miopia di chi non capisce che la salute e la sicurezza di chi lavora sono un elemento di progresso generale, anche economico, del Paese.

Dopo queste prese di posizione la Confindustria non potrà più arrogarsi il ruolo di parlare a nome di interessi generali. Non lo fa, non lo ha mai fatto, il governo non ascolti chi, alla prova dei fatti, ripropone le chiusure e le ottusità di sempre.

Invitiamo in queste ore le strutture a far pervenire prese di posizioni di Rls, di Rsu per sollecitare l’approvazione del decreto sicurezza.

 

 Fiom nazionale

 

Roma, 6 marzo 2008