Giorgio Cremaschi responsabile per la salute e sicurezza nella Fiom, ha rilasciato la seguente dichiarazione dopo la nuova morte sul lavoro alla Fiat di Cassino

 

La morte a Cassino non è un frutto del destino. Anche se dipendente di una ditta esterna il lavoratore morto schiacciato operava all’interno dello stabilimento Fiat e l’azienda è responsabile dell’osservanza delle norme di sicurezza al suo interno. Adesso basta.

Basta sangue dei lavoratori, basta basta. Ci si deve fermare in tutta Italia. È necessario che Cgil, Cisl e Uilm proclamino lo sciopero generale per la tutela della salute e della vita di chi lavora. C’è un’emergenza stragi sul lavoro che il Governo deve affrontare come priorità assoluta. Il Presidente del Consiglio deve occuparsene.

Chiediamo alla Confindustria e a tutte le organizzazioni imprenditoriali di imporre agli associati di fermare il lavoro ovunque ci siano rischi per la sicurezza. Chiediamo ai lavoratori di non lavorare quando si teme per la salute o per la vita. Occorre una terapia d’urto che fermi un meccanismo del lavoro impazzito.  

                                                                              Fiom nazionale

Roma, 7 dicembre 2007