Intervento della Fiom di Pesaro dopo l’ultimo tragico infortunio in un’azienda metalmeccanica di Acqualagna

Per fermare gli incidenti sul lavoro occorre investire su  prevenzione, formazione  e informazione

 

PESARO -  La Fiom-Cgil di Pesaro, in merito all’ultimo infortunio avvenuto in un’azienda metalmeccanica di Acqualagna dove una donna si è ferita molto gravemente a un braccio mentre lavorava a una macchina troncatrice, interviene con una nota sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Nel 2006, in Italia, i morti sul lavoro sono stati 1.300, quasi cinque vittime al giorno. Nelle Marche, nel 2005, si sono registrati 30 mila infortuni e 1.400 malattie professionali.”

“Nella  provincia di Pesaro, purtroppo, la tendenza non viene invertita. Infatti, la metalmeccanica si colloca per la percentuale degli infortuni dichiarati subito dopo il settore delle costruzioni.”

“Nel 2007 il dato rimane tragicamente stabile. Nonostante gli appelli del Presidente della Repubblica e l’approvazione recente di alcuni provvedimenti del Governo contro il lavoro irregolare, gli incidenti nei cantieri e nelle fabbriche non diminuiscono.”

“Come sindacato, sosteniamo che devono anzitutto aumentare gli operatori nei servizi di prevenzione negli ambienti di lavoro tenendo conto che il 17 per cento di queste importanti  figure (nelle Marche) lavora con contratti  a tempo determinato e che per ogni operatore ci sono mediamente  907 unità produttive.”

“La prevenzione è uno strumento importante per contrastare il fenomeno delle morti bianche. Tuttavia senza il potenziamento della formazione e dell’informazione capaci di estendere una vera e propria cultura della sicurezza e se le imprese continuano a considerare la sicurezza un costo, la vita di molti lavoratori continuerà ad essere a rischio.”

 

Pesaro, 5 giugno 2007