Salute
e Sicurezza sul Lavoro: la Ces ritiene
indispensabile un rilancio della strategia comunitaria In
occasione della presentazione da parte della Commissione della sua
“nuova strategia in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2007- I risultati della quarta indagine (2005) sulle condizioni di lavoro condotta dalla Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dimostrano che condizioni di lavoro inadeguate hanno un impatto negativo sulla salute di milioni di lavoratori europei. In questo contesto l’armonizzazione nel progresso delle condizioni di lavoro resta una priorità fondamentale per l’azione comunitaria. L’allargamento dell’Unione Europea a 27 Stati ha peraltro aumentato notevolmente i divari tra gli Stati membri. La CES si riserva di commentare ulteriormente la nuova strategia in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Infatti, contrariamente alla prassi consolidata seguita sin dal primo piano di azione comunitario (1978), la CES è stata tenuta all’oscuro delle versioni preparatorie della comunicazione presentata oggi. In precedenza l’adozione di questi programmi era sempre preceduta da una vasta consultazione informale. La Commissione faceva circolare una bozza di programma tra le autorità nazionali, le organizzazioni padronali e sindacali. Per la prima volta la preparazione della strategia 2007-2012 è avvenuta nel massimo segreto. Anche le agenzie comunitarie specializzate in questo campo sono state escluse, per non parlare delle organizzazioni sindacali e, verosimilmente, di Businesseurope.- La CES ritiene indispensabile un rilancio della strategia comunitaria. La strategia seguita nel periodo 2002-2006 è stata caratterizzata dal blocco delle iniziative annunciate dalla Commissione in due ambiti fondamentali: la prevenzione dei cancri di origine professionale, che ogni anno causano un numero di decessi molte volte superiore agli infortuni mortali sul lavoro, e la prevenzione dei disturbi muscoloschelettrici (DMS), associati soprattutto a fattori correlati all’organizzazione del lavoro e, in modo particolare, alla sua intensificazione. I DMS colpiscono quasi un terzo dei lavoratori europei. Questi temi costituiscono dei test di credibilità per la nuova strategia. La CES si pronuncia per la revisione dell’attuale direttiva sugli agenti cancerogeni, per l’adozione di valori limite vincolanti relativi ai principali agenti cancerogeni, soprattutto per la silice cristallina, e anche per l’adozione di una direttiva complessiva sui DMS che non si limiti ad un semplice coordinamento delle disposizioni esistenti che sono palesemente insufficienti.
Traduzione di Roberta Clerici 21
febbraio 2007 |