Nuova tragedia nella siderurgia

La morte dell’operaio Giuseppe Liuzzi, di 39 anni, avvenuta mentre movimentava con il carroponte un carico, che si è improvvisamente staccato investendolo, non è che l’ultima tragedia annunciata nel mondo del lavoro. L’operaio lavorava presso lo stabilimento siderurgico della Siderpotenza, sito in Basilicata, che attualmente occupa 250 lavoratori, ed è di proprietà del Gruppo Industriali Pittini (Udine).

I calanti investimenti in questo settore da parte delle imprese, favoriti dalla politica del Governo che deregolamenta le norme attualmente in vigore su ambiente e sicurezza e, al contempo, riduce gli organici delle autorità preposte ai controlli, dimostrano la scarsa attenzione a questo tema, che continua ad essere considerato un costo piuttosto che una garanzia alla tutela della salute, della sicurezza e dell’integrità dei lavoratori. Sono queste tutte concause agli eventi che falcidiano i lavoratori italiani.  L’Italia è il paese con il maggior numero di morti sul lavoro in tutta l’Unione europea.

La Fiom valuterà la possibilità di costituirsi parte civile, anche nel processo per la morte dell’operaio della Siderpotenza e invita tutti i lavoratori, le Rls e Rsu a far pervenire all’Organizzazione le segnalazioni di violazione delle norme di sicurezza in modo da poter intervenire tempestivamente, con gli strumenti dati, a tutela della sicurezza dell’ambiente interno ed esterno ai luoghi di lavoro.

 Fiom nazionale

Roma, 14 aprile 2005