Interventi
urgenti a compensazione aggravio sforzo fisico a causa dell’ondata di calore Le elevate temperature e l’alta umidità di questi giorni stanno provocando pesanti disagi psicofisici ai lavoratori presenti negli ambienti di lavoro privi di condizionamento d’aria. Questa condizione incrementa notevolmente i fattori di rischio sulla salute e la possibilità d’infortunio. Una condizione in contrasto con le norme generali di sicurezza e igiene che richiedono aria salubre in quantità sufficiente e una temperatura adeguata allo sforzo fisico imposto ai lavoratori. Queste condizioni di aggravamento vanno individuate come fattori da correggere e rimuovere in sede di valutazione dei rischi e di elaborazione del documento conseguente, se del caso coinvolgendo gli organismi esterni competenti (Asl, medico competente ecc..). È
chiaro che, nel frattempo, vista l’emergenza caldo di questi giorni, vanno
individuate forme di compensazione all’aumentato sforzo fisico con pause
aggiuntive durante l’orario di lavoro e con altri interventi organizzativi e
di assistenza che riducano il disagio prestativo del lavoratore. Richieste a
tale scopo vanno inoltrate alle direzioni aziendali con urgenza, chiedendo che
siano attuate immediatamente. È chiaro che il rifiuto ad introdurre soluzioni
compensative del forte disagio sono da condannare. Vanno allora attuate tutte le
iniziative, anche di sciopero, per contrastare l’eventuale inerzia delle
direzioni aziendali. Tutte le strutture della Fiom, le Rsu e le Rls sono
chiamate, dove questo non sia già stato fatto, ad attivarsi immediatamente. p. il Dipartimento Prevenzione Ambiente e Sicurezza Augustin Breda – Gianfranco Tosi p.
la Segreteria nazionale Giorgio Cremaschi |