Nota del coordinamento nazionale prevenzione, ambiente e sicurezza della Fiom sulla riunione tenutasi a Roma l’11 febbraio 2003 I
presenti hanno confermato l’importanza della costituzione del coordinamento e
hanno sottolineato l’esigenza di prevedere incontri periodici del
Coordinamento nazionale. Allo stesso modo è stato chiesto di favorire la
convocazione periodica di coordinamenti regionali di Prevenzione, Ambiente,
Sicurezza impegnando la struttura nazionale a offrire supporto a questi
appuntamenti. Nel
tracciare una bozza di programma di lavoro è stata positivamente valutata la
possibilità di inserire incontri tematici da tenersi con la consulta giuridica,
sia in relazioni alla valutazione delle modifiche normative in corso, sia per
affrontare dal punto di vista giuridico dei casi tipo. Nel
coordinamento si è confermato l’indirizzo già stabilito
dall’organizzazione di costituirsi parte civile in tutti i casi di gravi
incidenti sul lavoro e in particolare nei casi di decesso dei lavoratori. A
utile sopporto per tutti c’è l’impegno di fornire nella prossima riunione
gli atti più rilevanti dove tale procedura è stata inoltrata; abbiamo
richiesto alle strutture in possesso di atti giudiziari già depositati di
inviarne una copia al centro nazionale. È
stato più volte sottolineato durante gli interventi il tema dei traumi da
sforzi ripetuti che colpiscono i lavoratori. Su questo punto è stato segnalato
che è in corso anche a livello confederale, nelle commissioni di lavoro, una
discussione su un progetto d’intervento che coinvolga i diversi soggetti
interni alla confederazione chiamati ad intervenire (Inca, uff. vertenze, Rls,
ecc.). È nostro interesse che tale progetto trovi rapidamente una concreta
definizione per offrire utili stimoli e soluzioni d’intervento ai diversi
problemi concreti relativi a tale materia. Sull’amianto
(modifiche alla legge 257/92) dopo la relazione relativa agli ultimi sviluppi
fatta dal compagno Gianfranco Tosi, per quanto riguarda le proposte del governo
sul “nuovo schema di testo modificato…”, presentato dall’on.le Brambilla
per conto del ministero del Lavoro, si è confermato il giudizio negativo della
Fiom, condiviso dalla Confederazione e dalle altre organizzazioni sindacali. Il
Giudizio è negativo in quanto modifica sostanzialmente in peggio la proposta
fatta fin da ottobre dal gruppo ristretto della Commissione lavoro del Senato.
È stato espresso un giudizio negativo anche sulla impostazione che il ministero
del Lavoro ha enunciato per quanto riguarda i nuovi criteri riduttivi
dell’applicazione della 626, che con la motivazione della semplificazione
procedurale tende a limitare la possibilità di controllo e verifica nei luoghi
di lavoro da parte delle autorità preposte (Asl, ispettori, NOE/CC. ecc.). Le organizzazioni sindacali stanno valutando
le iniziative da intraprendere sui diversi punti sottolineati. È
stato inoltre avviato il lavoro di costruzione di un indirizzario dei compagni
con incarichi regionali e territoriali su queste materie in modo da poter sia
scambiare informazioni che avere la possibilità di tenere i contatti in modo
tempestivo. |