Riunione coordinamento Rls 13 dicembre 2010
Report Il Coordinamento ha valutato positivamente l’attività svolta in questi 2 anni dall’Ufficio Salute e Sicurezza: gli oltre 1.000 partecipanti ai corsi di base, l’ampia diffusione del manuale per Rls, stampato in 10.000 copie e ormai esaurito, l’attivazione ormai estesa delle procedure per la costituzione di parte civile in caso di infortuni mortali o gravi, lo svolgimento di corsi e riunioni a carattere seminariale sul sistema di gestione della organizzazione del lavoro denominata “ergo uas” cosi come lo svolgimento in tanti territori di attivi sui test alcolometrici e tossicodipendenze o le azioni legali per i riconoscimenti dei benefici previdenziali agli ex esposti all’amianto, ormai estese in tanti territori, come avevamo indicato nei mesi passati. Sono solo alcuni esempi che hanno contribuito concretamente a realizzare una cultura e una pratica coerente da parte delle nostre rappresentanze e dall’insieme dei gruppi dirigenti, che individua la difesa intransigente della salute e della sicurezza come un impegno che deve sempre essere perseguito per una effettiva tutela dei lavoratori. Le esperienze che si stanno realizzando, si può dire che si ricollegano positivamente al filo rosso della lotta contro la nocività in fabbrica degli anni 70. Le azioni e gli obiettivi che si dovranno perseguire nei prossimi mesi dovranno proseguire in questa direzione, sapendo che si dovrà operare in un contesto difficile per la volontà delle imprese di cancellare il contratto nazionale, per arrivare poi a ridurre e cancellare l'insieme dei diritti collettivi dei lavoratori. C’è in parallelo la volontà del governo di modificare negativamente il Testo Unico, di snaturare il ruolo e la funzione dei Servizi di Prevenzione e Protezione delle Asl, di cancellarne la funzione ispettiva a favore delle Direzioni provinciali del Lavoro, che dipendono direttamente dal Ministero e dunque senza autonomia, di modificare il ruolo dell'Inail, cancellandone progressivamente tutte le funzioni svolte nelle attività di prevenzione contro gli infortuni e le malattie professionali, favorendo la sola funzione assicurativa, perdippiù gestita con caratteristiche assolutamente privatistiche. Per rispondere alle imprese e al governo, per impedire che raggiungano gli obiettivi che si sono prefissi, è necessario un impegno straordinario di tutte le strutture della Fiom, delle Rsu e degli Rls in particolare, affinché nei prossimi mesi si realizzi concretamente “l’esigibilità “di quanto stabilito, come “obbligo” per le imprese in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, sia dal Ccnl metalmeccanico che dalle norme legislative vigenti. Deve diventare una prassi consolidata la richiesta, la consegna e la possibilità di portar fuori dalla azienda, per una analisi più accurata, il Dvr sia in forma sintetica che gli allegati con i rischi specifici, soprattutto quelli riguardanti il rischio muscolo scheletrico, correlato all'organizzazione del lavoro cosi come quelli correlati al genere, alla precarietà delle forme contrattuali o per la presenza di lavoratori migranti; cosi come si deve assolutamente attivare la richiesta e la consegna dei Duvri (Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze), che sono l'esatta fotografia del sistema di subappalto. Gli Rls devono effettivamente svolgere il compito, qualche volta sottovalutato, di controllare i contenuti e le metodologie di informazione /formazione in materia di sicurezza, erogata ai lavoratori, dalle imprese, in relazione ai rischi specifici relativi alla mansione svolta. Proprio in relazione alla valutazione dei rischi presenti nelle imprese c'è la necessità di costruire una relazione stabile con le Asl, sia per l'utilizzo delle risorse e delle competenze li presenti che dei servizi ispettivi, a fronte di criticità non sanate o di vere e proprie violazioni di norme. Risulta evidente che se non riuscissimo a realizzare questi impegni nei prossimi mesi, il Testo Unico verrebbe, come è stato tante volte annunciato dal governo, progressivamente svuotato dai suoi connotati più originali e incisivi nella effettiva tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Oggi è indispensabile un ulteriore salto di qualità nell'azione degli Rls/Rsu per una sempre più adeguata rappresentanza dei lavoratori e per garantire una capacità elevata di valutazione e intervento sui rischi.
RLS DI SITO Tentare di far applicare integralmente il Testo Unico, rafforzando la rappresentanza, vuol dire anche perseguire l'obiettivo di formalizzare in forma estesa la figura degli Rls di Sito, come è stata identificata positivamente dallo stesso Testo Unico. Rls di sito che hanno funzione di coordinamento dell'insieme degli Rls presenti, ma anche di surroga, quando questi non fossero stati eletti, la dove ci sono, anche con aziende diverse, almeno 501 lavoratori operanti però nella stessa struttura o area: edificio, capannone, cantiere, ospedale, università, aeroporto, raffineria... La formalizzazione del Rls di Sito è un formidabile strumento non solo di garanzia delle applicazioni delle norme di sicurezza per l'insieme dei lavoratori, ma anche per intervenire nella conoscenza e governo del subappalto. Bisogna procedere con celerità al confronto con le altre organizzazioni sindacali, anche delle altre categorie e con le associazioni industriali territoriali per la formalizzazione degli Rls di sito sapendo che la discussione non è sulla possibilità o meno della creazione di questa rappresentanza, ma solo sulla sua funzionalità.
PERCORSO DI FORMAZIONE Per realizzare tali impegni c'è bisogno di proseguire nell'arricchimento delle competenze e dunque nel percorso formativo già avviato perché è la formazione, la leva migliore per realizzare un salto di qualità adeguato, ecco dunque le azioni da attivare: - ristampa del manuale per Rls con allegate le procedure per la valutazione del rischio da stress correlato al lavoro; - attivi di Rls/Rsu e funzionari, nel mese di gennaio, in tutti i territori o almeno regionalmente, per la conoscenza del rischio da stress correlato al lavoro e le azioni necessarie da mettere in atto nelle aziende, per la valutazione; - 50 corsi di base della durata di 2 giorni + 1 con almeno 20 partecipanti per corso, in tutti i territori (almeno 1 per territorio) entro il 2011; - 5 corsi per Rls esperti della durata di 3 giorni + 1 per almeno 10/15 partecipanti per corso, almeno nelle seguenti regioni: Friuli, Lombardia, Veneto, Toscana, Marche; - 3 corsi interregionali (nord, centro, sud) della durata di 2 giorni a carattere residenziale, con almeno 20 partecipanti ciascuno (Rls e funzionari), sui rischi dei settori impiantistici: telefonici, elettrici, ascensoristici, multiservice; - 1 seminario monografico nel mese di marzo di 1 giorno rivolto alle strutture di segreteria e apparati nazionali, regionali e territoriali per la conoscenza del rischio riguardante l’apparato muscolo scheletrico correlato all’organizzazione del lavoro; - 1 seminario monografico nel mese di maggio di 1 giorno per Rls e funzionari delle strutture sul rischio derivante dall’utilizzo dei materiali compositi (carbonio, vetro ect.) e delle nanotecnologie con la partecipazione dell’Istituto Superiore di Sanità; - 1 seminario monografico nel mese di ottobre di 1 giorno sempre rivolto a Rls e funzionari sul rischio derivante dall’elettromagnetismo e le radiazioni ionizzanti; - 1 seminario monografico nel mese di dicembre di 1 giorno, per Rls/Rsu e funzionari sul ruolo della rappresentanza in materia di sicurezza, per garantirne l’effettivo coinvolgimento, la conoscenza e accesso alla valutazione dei rischi individuati, allontanando il pericolo di avere specialisti di ogni rischio specifico ma che di fatto non capaci di essere valido supporto al lavoratori; - corsi di ergonomia e organizzazione del lavoro ad esempio sul sistema “ergouas” da svolgersi nel 1° semestre 2011. E' importante che entro febbraio, da parte delle strutture si definiscano le partecipazioni ai corsi monografici e la calendarizzazione dello svolgimento dei corsi di base, per Rls esperti, per i corsi di ergonomia, per i rischi specifici degli impiantisti.
MALATTIE PROFESSIONALI Il rafforzamento della rappresentanza, il proseguire nei processi formativi, devono determinare un impegno non solo sulla sicurezza lavorativa specifica ma sull'insieme della salute dei lavoratori; per questa ragione viene individuato il 2011 come l'anno dell'impegno straordinario della Fiom contro l'insorgenza di patologie correlate al lavoro, per una efficace battaglia di prevenzione e quando queste insorgono farle riconoscere come malattie professionali .Le malattie professionali aumentano non solo perché sono state riconosciute più che nel passato ma anche perché stanno peggiorando gli ambienti e le condizioni di lavoro. - La campagna sulle malattie professionali verrà lanciata dalla Assemblea Nazionale degli Rls Fiom che si terrà a fine febbraio a Ancona; - si rafforzerà la indagine epidemiologica per il riconoscimento delle malattie professionali, per le patologie a carico dell’apparato muscolo scheletrico che si sta realizzando insieme al Patronato Inca alla Sata di Melfi (PT). Tale indagine sempre con l'impegno dell'Inca Nazionale verrà estesa anche alla Sevel di Atessa (CH), alla Electrolux di Porcia (PN) e alla Piaggio di Pontedera (PI); - si rafforzerà il collegamento con l'Inca Nazionale, già in atto per il supporto agli Rls nella valutazione dei rischi specifici e delle malattie professionali anche con la costituzione del Gruppo Scientifico Nazionale della Fiom e composto di medici ed esperti anche dell'Inca; - si estenderanno in tutti i territori le azioni di tutela legale dei lavoratori ex esposti all'amianto per l'ottenimento dei benefici previdenziali ma si rafforzerà anche l'azione legale per il riconoscimento delle malattie professionali e dei risarcimenti per i danni biologici con, l'assistenza anche del Patronato Inca presente a livello delle Camere del lavoro o attraverso la Presidenza Nazionale dell'Inca stessa; - a sostegno di tali iniziative, come anche per sostenere tutte le azioni di costituzione come parte lesa della Fiom viene costituito il Gruppo Nazionale di legali, esperti nella sicurezza e nella tutela della salute dei lavoratori, in raccordo con la Consulta giuridica. Tale Gruppo verrà coordinato dall'avv. Massimiliano Del Vecchio, legale della Fiom di Taranto.
ORGANIZZAZIONE Questi impegni necessitano di una organizzazione adeguata e per tali ragioni sono stati individuati i seguenti obiettivi organizzativi:
Se tutti insieme riusciremo a realizzare tali impegni che sono stati individuati avremo sicuramente realizzato un altro importante passaggio nel determinare una condizione permanente di un lavoro che non necessariamente deve produrre rischi e pericoli per la salute e la vita dei lavoratori.
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