Comunicato
stampa
Si
è svolto ieri presso la presidenza della Provincia l’atteso incontro
tra direzione Eaton, Unione industriali e organizzazioni sindacali per
discutere delle richieste avanzate dai lavoratori dello stabilimento in
ordine a un miglioramento salariale e normativo. Quale
estremo atto di responsabilità la delegazione sindacale composta dai
segretari provinciali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, unitamente alle
scriventi, verificata l’indisponibilità dell’azienda nel ricercare
un accordo sull’ipotesi già applicata da Fincantieri e comprendendo
che il raggiungimento di ulteriori obiettivi di efficienza produttiva
poteva essere una base per raggiungere un accettabile compromesso,
trovava una posizione unitaria proponendo una soluzione di mediazione su
tre punti, così di seguito sintetizzabili: a)
aumento salariale fisso su tutti gli istituti contrattuali; b)
complementare verifica della efficienza di stabilimento su parametri
collettivi; c)
applicazione delle norme inserite nella Legge 30, solo con l’accordo
di tutte le componenti sindacali. Malgrado
l’ennesima disponibilità sindacale la direzione Eaton rispondeva
sostanzialmente in modo negativo alle proposte sindacali, ribadendo che
aumenti salariali potevano essere inseriti unicamente su parametri
variabili che prendessero quale indice non la massima efficienza
collettiva, ma per singolo lavoratore, con la conseguente manomissione
del vigente accordo integrativo, che per altro scade solo nel ottobre
del 2005 Prendendo
atto dell’indisponibilità aziendale nell’affrontare le richieste
sindacali, le segreterie matalmeccaniche e le scriventi ritenevano
esaurita la possibilità di continuare la discussione, costatando che
tre incontri “fiume” presso la presidenza della Provincia, 7 mesi di
mobilitazioni e la coerente decisione delle assemblee di sospendere lo
sciopero fino a quel momenti in atto, non erano bastati a Eaton per
trovare una soluzione accettabile. È a questo punto che
il coordinatore del gruppo di stabilimenti italiani ed esteri, al quale
fa capo il sito di Monfalcone, il signor Gunter Lungershausen, in qualità
di capo delegazione aziendale diffidava perentoriamente la delegazione
sindacale a proclamare lo sciopero a sostegno della propria proposta,
minacciando l’immediata chiusura dello stabilimento; tale l’inaudita
e gravissima provocazione, nell’indignazione di tutta la delegazione
trovava una ferma risposta del sindacato, il quale ha proclamato
unitariamente 16 ore di sciopero con modalità articolate, contro un
atto arrogante e lesivo della dignità delle lavoratrici e dei
lavoratrici dello stabilimento. Già
per domani è stata indetta un’ora di sciopero con assemblee generali
dei turni di lavoro, per affrontare la situazione a sostegno della
proposta sindacale. Le scriventi, colgono
l’occasione per lanciare un invito pubblico a Cgil, Cisl e Uil,
affinché sulla grave situazione Eaton sia valutata la possibilità di
indire uno sciopero generale di tutto il comparto industriale
provinciale. Allo stesso tempo fanno appello alle istituzioni locali, ai
partiti e alle associazioni democratiche per una mobilitazione di massa
a sostegno della vertenza promossa dai lavoratori Eaton. Non
è tollerabile che un’azienda sana di 450 dipendenti con la massima
prospettiva di lavoro e diversi investimenti in atto, in un momento nel
quale il mercato automobilistico è in netta ripresa, sia messa in crisi
da una direzione aziendale accecata dalla contrapposizione ideologica.
La responsabilità degli eventi è da addossarsi a chi lascia passare
ben 7 mesi e 74 ore di sciopero prima di incontrare il sindacato, salvo
presentarsi al tavolo di trattativa da prima mantenendo un atteggiamento
dilatorio, fino ad arrivare all’arroganza non solo contro il
sindacato, ma in pieno sfregio dell’istituzione provinciale, impegnata
in modo eccezionale per una soluzione soddisfacente della vertenza. Eaton
deve imparare a essere più rispettosa delle persone che la compongono e
del territorio che la ospita, solo così potranno esserci le premesse
per riprendere la discussione e raggiungere un accordo soddisfacente per
tutte le parti in causa. Le
Rsu Eaton |