Allarme rosso nelle meccanizzazioni postali

 

Mentre cresce la tensione per la mancanza di informazioni su ciò che accadrà nel 2011 nelle imprese di manutenzioni delle meccanizzazioni postali, risulterebbe da più fonti che in ElsagDatamat c'è chi lavora, non certo disinteressatamente, per favorire ulteriori esternalizzazioni di rami d’azienda e attività collegate con le meccanizzazioni postali, verso imprese terze. Opzione sulla quale i lavoratori degli appalti delle manutenzioni delle meccanizzazioni postali esprimono netto dissenso.

Non è chiaro se l'operazione sia costruita per cercare di complicare il decorso della causa intentata dai lavoratori dei sub appalti verso il committente Elsag (prima udienza 14 febbraio), o per preparare l'uscita di qualche dirigente verso la gestione diretta di questi appalti. In tutti i casi altre esternalizzazioni fatte da questa società, negli ultimi anni (S.T.I. – H.R.), hanno visto l’impresa avere difficoltà per i lavoratori e le stesse attività

Questo eventuale piano ha riflessi, oltre che sui lavoratori della ditta committente, soprattutto sui lavoratori Stac e Logos e sulle stesse imprese di sub appalto. Resta il fatto che le voci ormai polifoniche, necessitano di un chiarimento. Ipotesi sibillina che a suo tempo era stata caldeggiata anche da organizzazioni sindacali che dovrebbero, per il loro ruolo, opporsi a tali soluzioni.

È anche per queste ragioni che appare sempre più necessario avere chiarimenti su quello che sta accadendo in questo frastagliato e complicato mondo di Poste e di ElsagDatamat, impresa controllata Finmeccanica.

È pertanto ancora più urgente avere l'incontro e il tavolo di confronto al Ministero dello Sviluppo Economico. Serve una sede istituzionale dove avere risposte sulle scelte industriali che stanno maturando in questo segmento di attività. Risposte che devono dare anche le garanzie di continuità operativa e occupazionale per l'insieme dei lavoratori occupati nelle commesse delle meccanizzazioni postali.

Oggi le imprese di sub appalto esistenti dimostrano ulteriormente la loro dipendenza, anche organizzativa, visto che continuano ad essere tutt'ora, di fatto, all'oscuro di quanto accadrà già da inizio 2011 sul fronte dei volumi di attività e relative ricadute organizzative.

Come Fiom e Coordinamento delle RSU delle meccanizzazioni postali (Stac, Logos) confermiamo le mobilitazione e lo stato di agitazione finalizzato alla tutela dell'occupazione e della continuità prestativa e professionale dei lavoratori utile anche per un serio servizio agli utenti di Poste e chiediamo l’immediata convocazione del tavolo ministeriale.


Fiom nazionale

Roma, 1° dicembre 2010