Meccanizzazioni postali Elsag: Stac conferma volumi e occupazione per il 2010
Nell’incontro tenutosi a Milano presso l’API, il 16 dicembre 2009 tra la direzione STAC e le Organizzazioni sindacali con il Coordinamento nazionale del delegati RSU è stato fatto il punto sulla situazione occupazionale e industriale. LA DIREZIONE STAC Ha fornito un dettaglio occupazionale delle varie attività, che vede 316 occupati nelle manutenzioni delle meccanizzazioni postali, 100 nelle manutenzioni di impianti smistamento bagagli e qualche unità occupata in altre attività. È stato annunciata l’apertura di una nuova sede commerciale a Roma. Ha dichiarato che non vi sono particolari preoccupazioni sul piano occupazionale prevedibili per il 2010, contrariamente dalle voci che erano circolate nel recente passato, pur lamentando un calo del monte ore di attività manutenzione negli impianti CMP rispetto al 2007, e relativi margini, solo in parte compensati con nuove attività collaterali interne ai centri.
Ha esposto il proprio piano di potenziale sviluppo verso altre attività di servizio e manutenzioni in vari settori con primarie società (Telecom, RFI, Poste, ecc…), per le quali vi sono già primi contratti in essere. Tali attività saranno sviluppate ulteriormente nel 2010 e potranno essere offerte opportunità ai lavoratori della Stac che fossero individualmente interessati. IL SINDACATO Ha preso atto delle rassicurazioni sul piano occupazione e industriale che la direzione ha fornito. ciò permette di sospendere, in attesa di vedere gli sviluppi del nuovo anno, lo stato di agitazione attivato in vari centri. *Per quanto riguarda i dati forniti dalla Direzione il Coordinamento RSU è impegnato in una verifica degli stessi al fine di valutarne congruità ed effetti. Ha espresso preoccupazione per le voci su modifiche organizzative che Poste, intenderebbe attuare nel 2010 e che intaccherebbero l’orario di lavoro. A tal fine è stato deciso di prendere contatto con le rappresentanze sindacali delle poste, ai vari livelli, per verificare il problema e assumere, dove possibile, una linea comune d’azione. Fiom nazionale
Roma, 23 dicembre 2009 |