Hr Gest: la Fiom sospende il giudizio sul piano industriale 2010-2012

 

Il 13 maggio si è svolto un incontro tra la Direzione aziendale di HR Gest, con la presenza del Consigliere Delegato Ing. Terni, le Segreterie nazionali di Fim, Fiom , Uilm ed il Coordinamento nazionale di HR Gest.

L’azienda ha esposto le previsioni finanziarie con dati per il 2009 presentano conti in ripresa rispetto all’anno precedente (anche in vista del probabile esito positivo di alcune trattative in corso con potenziali nuovi clienti) e le linee guida strategiche del piano industriale, nel contesto di un quadro sulla situazione del mercato e della concorrenza, dando poi indicazioni sui “cantieri” per l’integrazione delle infrastrutture, dei processi amministrativi e di gestione del personale tra DataManagement e HR Gest, senza tuttavia fornire elementi di merito chiari rispetto a stato di avanzamento e tempi del processo di fusione.

In tale contesto, che a livello complessivo vede una fase di ridefinizione strategica ed una di attuazione operativa, l’azienda ha annunciato di voler mantenere solo il Datacenter di Brindisi, ma non quelli di Agrate Brianza, Genova e Ravenna e di voler chiudere i contratti in essere con ElsagDatamat entro il 2011. I tempi previsti per il processo di integrazione delle infrastrutture sono di circa 14 mesi.

Per quanto riguarda l’integrazione dei processi amministrativi, l’azienda ha dichiarato l’intenzione di procedere ad una semplificazione e ad un accentramento dei sistemi informativi, in vista del fatto che DataMangement e HR Gest allo stato attuale usano prodotti diversi tra di loro e solo limitatamente integrabili. I tempi previsti per questo processo sono di 8 mesi.

In relazione al processo di gestione del personale, la strategia di sviluppo vede sostanzialmente DataManagement concentrarsi sul prodotto e HR Gest sui servizi, con particolare riferimento ai processi di outsourcing. Anche questo processo prevede un piano di efficientamento, accentramento e dimensionamento dei processi, che dovrebbe concludersi entro il 2010.

È stato poi evidenziato che il Gruppo dispone complessivamente di 460 persone specializzate nella gestione dei cedolini, che costruiscono un patrimonio non adeguatamente valorizzato. Per valorizzare questo patrimonio tuttavia, oltre ad interventi di natura tecnica e organizzativa, l’azienda ha indicato come prospettiva “un’organizzazione moderna e giovane” da conseguire attraverso il ricorso agli stage e la ricerca di partner strategici per aumentare la capacità produttiva, dichiarando contestualmente l’intenzione raggiungere la leadership del settore attraverso acquisizioni di aziende concorrenti.

La Fiom, ha preso atto delle dichiarazioni e del fatto che la razionalizzazione organizzativa descritta non presenta elementi di sostanziale novità rispetto a quanto annunciato in ciascuno dei precedenti incontri sul tema del piano industriale.

La Fiom ha pertanto evidenziato che in assenza di un quadro di contesto sulla situazione della Capogruppo (che potrebbe presentare elementi di criticità), di elementi di trasparenza sul processo di fusione, di dati sulla liquidità e sugli investimenti necessari per l’attuazione del piano e soprattutto in assenza di dati chiari sulla situazione occupazionale attuale e in prospettiva, il giudizio sul piano illustrato non può che rimanere sospeso.

Per la Fiom non è accettabile prescindere dal quadro di contesto ed è quindi indispensabile che il prossimo incontro del 25 e 26 maggio - dedicato alla trattativa sul contratto integrativo aziendale - dia risposte chiare sulle reali prospettive industriali ed occupazionali di HR Gest.

 

Coordinamento nazioanle Fiom Hr Gest

Fiom nazionale

 

Roma, 13 maggio 2010