Cofely: comunicato sindacale

 

Il giorno 9 novembre 2009 si è svolto l’incontro tra la FIOM CGIL Roma SudOvest, il RLS-RSU ed il management di Cofathec Residenziale sul tema della salute e sicurezza. Alla riunione erano presenti anche il dr Alessandri ed il dr Criscuolo.

Obiettivo della FIOM era di verificare i risultati del programma aziendale di acquisizione di tutta la certificazione obbligatoria in merito alla sicurezza degli impianti presso i quali operano i dipendenti della società.

Infatti nel precedente incontro del 19 maggio 2009, richiesto dalla FIOM CGIL, era emersa una situazione molto preoccupante rispetto alla generale assenza di documentazione, che ha spinto i responsabili dell’azienda -individuati dalla legge come i responsabili anche della salute e sicurezza dei lavoratori- ad attivarsi per intervenire in modo efficace sugli amministratori dei condomini.

Ad oggi, dopo una prima richiesta ed un successivo sollecito, le risposte di questi ultimi sono scarse, per cui, su circa 350 condomini, risultano avere la documentazione completa meno del 5% degli impianti, mentre per un altro 23% il cliente ha dato mandato alla società per fare le verifiche e se necessario completare la documentazione. L’azienda ha affidato, pertanto, a due consulenti esterni l’incarico di accertare l’esistenza o meno, presso i clienti, dei vari certificati richiesti e si prevede che entro sei mesi tale verifica sarà completata. Solo in tre casi si è giunti alla disdetta del contratto. Nel frattempo è stata istituita per i nuovi clienti una procedura che garantisca la presenza della documentazione.

E’ stato predisposto il POS per tutti gli impianti, così come è previsto il censimento degli stessi, da realizzare in sei mesi, rispetto alla presenza e lo stato di conservazione dell’amianto.

Su sollecitazione della FIOM CGIL, rispetto al ruolo e al futuro di questa azienda all’interno della nuova realtà di gruppo, il management ha confermato la volontà di investire per potenziare un settore, quello residenziale, che risulta interessante anche rispetto alle politiche energetiche e ambientali promosse dalle istituzioni, soprattutto le Regioni, politiche che possono trasformarsi in occasione di nuove attività e nuovi contratti. Anche questa campagna di verifica sulla salute e sicurezza, pur se resa indispensabile vista la responsabilità del datore di lavoro rispetto ai lavoratori, dimostra che l’azienda non ha un atteggiamento di rinuncia ma di sviluppo.

La FIOM CGIL apprezza questo cambiamento di strategia da parte dell‘attuale managemnet, cambiamento che però arriva con grande e colpevole ritardo da parte di chi, come datore di lavoro, da molto tempo avrebbe dovuto preoccuparsi ed agire e non lo ha fatto.

Sempre la FIOM CGIL ha sottolineato la delicatezza della situazione: da un lato la necessità di garantire ai lavoratori di operare in sicurezza sugli impianti, dall’altro il problema di conseguire rapidamente tale risultato senza incidere negativamente sul volume di attività e quindi sul fatturato dell’azienda.

La FIOM CGIL ha chiesto di prevedere una verifica da qui a tre mesi. Ha ricordato inoltre che le lavoratrici ed i lavoratori di Cofathec Residenziale provengono tutti da Cofathec Servizi e quindi, nel caso in cui il programma di acquisizione delle certificazioni non desse i risultati sperati e dovessero seguirne dei problemi, gli stessi dovranno essere affrontati e risolti in un ottica di Gruppo.

A questo proposito il responsabile delle relazioni sindacali ha affermato che Cofathec Residenziale è un’azienda a se stante, ed in tal modo affronterà il momento attuale e le eventuali future problematiche. Ha inoltre ricordato che il Gruppo da anni ha affrontato positivamente anche i periodi di contrazione delle commesse, senza utilizzo di soluzioni traumatiche o ammortizzatori sociali.

La FIOM CGIL, rimanendo fortemente preoccupata rispetto all’intera vicenda, conferma il massimo impegno nel tutelare il futuro ed i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori di questa azienda.

 

FIOM CGIL ROMA SUD-OVEST

RSU Cofathec Residenziale

 

Roma, 11 novembre 2009