Gaz De France/Suez: brutta fusione L’avvenuta
via libera alla fusione tra le multinazionali francesi Suez e Gaz de
France, dopo 18 mesi di trattative e vicissitudine politico industriali,
darà vita al terzo gruppo d’energia più importante a livello
mondiale. Questi
Gruppi si articolano in diversi settori tra cui i servizi quali quelli
forniti dalla Cofathec società controllata da Gaz de France e dalla
Elio società della Suez. Questa scelta, fatte salve le obiezioni e le
verifiche di legittimità dell’Unione Europea, pone una serie di
pesanti preoccupazioni sia legate alle concentrazioni che al controllo
dell’energia, sia per i potenziali rischi occupazionali, che questo
tipo di fusioni generalmente producono. Le
smentite di questi giorni sono tutt’altro che tranquillizzanti. I
tempi tecnici perché si concretizzi la definitiva fusione dovrebbero
essere di circa 6–8 mesi. Confermiamo
e conveniamo con le preoccupazioni e la contrarietà espressa anche
dalle Organizzazioni Sindacali Francesi. L’11
e il 12 settembre è in programma una riunione del Comitato Aziendale
Europeo di Gaz de France nella quale verranno fornite una serie di
informazioni ufficiali. Dopo
il CAE convocheremo una riunione del Coordinamento e chiederemo
contestualmente un incontro all’amministratore delegato di Cofathec
per conoscere le ricadute della fusione sulla società, nell’occasione
verificheremo la possibilità e le condizioni per riprendere il
confronto sull’integrativo. Preoccupano
le riorganizzazioni di Gaz de France in Romania dove sono previsti oltre 1300
esuberi e in misura minore della Germania. Vicende sulle quali non sono
da escludere iniziative congiunte con altri paesi di solidarietà con i
lavoratori di quei paesi. Fim/Cisl
– Fiom/Cgil – Uilm/Uil Fisascat/Cisl
– Filcams/Cgil – Uil/Uiltucs Roma,
6 settembre 2007 |