Gravi e inaccettabili i licenziamenti nel gruppo Cofathec Italia 

 

Si è riunito il Coordinamento delle strutture e dei delegati del gruppo Cofathec per compiere una valutazione complessiva della situazione sindacale. La conclusione delle procedure di mobilità nelle imprese del gruppo e l’invio delle lettere di licenziamento sono un fatto grave e inaccettabile. Poiché era possibile un’altra conclusione, meno traumatica e consensuale, è chiaro che l’azienda ha scelto di imboccare la strada dello scontro con il sindacato e con le maestranze.

Non siamo, quindi, di fronte a un episodio grave ma isolato, bensì ad un atteggiamento della direzione aziendale che non ha voluto effettuare un confronto con le Organizzazioni sindacali  sugli organici e sulle condizioni organizzative. L’azienda ha non solo deciso di concludere una politica aziendale di espansione, fatta attraverso l’acquisizione di imprese concorrenti a condizioni disinvolte, scaricandone il prezzo sull’occupazione. Bensì ha voluto affermare la propria volontà di considerare le condizioni di lavoro, gli organici, le modalità organizzative un terreno esclusivamente suo, un terreno su cui il rapporto con il sindacato ci può stare solo se serve a “coprire” e “accompagnare” le scelte dell’azienda.

Per questo, la riunione ha visto l’impegno di tutti a definire una risposta immediata sul versante   dei licenziamenti ma anche sul  versante di una iniziativa di più lungo respiro in relazione al livello e alle scadenze sindacali nel gruppo Cofathec e in Cofathec Italia.

Nell’immediato, mentre a livello nazionale stiamo verificando con i nostri legali di fiducia come impugnare formalmente alcune procedure di mobilità sulla base della non sovrapponibilità di una procedura ai sensi della Legge 223/91 (licenziamenti collettivi) con un’altra procedura ai sensi della Legge 428/90 (fusione per incorporazione), invitiamo tutte le strutture sindacali ma, soprattutto, tutte le lavoratrici e i lavoratori che ricevessero la lettera di licenziamento a impugnarla formalmente.

Proprio per ribadire la nostra ferma opposizione all’operato dell’azienda, nonché in considerazione del giudizio espresso e delle indicazioni sopra riportate, il Coordinamento ha deciso la proclamazione di due ore di sciopero con assemblee in tutti i luoghi di lavoro per discutere in modo diffuso il giudizio che esprimiamo e per sostenere l’iniziativa di impugnazione dei provvedimenti.

Inoltre, in tale ambito, il Coordinamento ha deciso di dare mandato alle strutture sindacali territoriali e a quelle aziendali a proclamare ulteriori pacchetti di ore di sciopero qualora ci si trovasse di fronte all’invio di lettere di licenziamento a persone non interessate/disponibili all’esodo volontario e incentivato.

 

Sull’altro versante, è chiaro a tutti che lo spirito che aveva presieduto alla stesura degli accordi aziendali e le affermazioni di principio sulla qualità delle relazioni sindacali ivi contenute, sono stati messi totalmente in discussione dall’atteggiamento dell’azienda. E’ per denunciare questo fatto che  abbiamo deciso di non  promuovere nessun esame congiunto in occasione delle fusioni per incorporazione di alcune aziende. Così come è per denunciare questo fatto che  è stato dato mandato alle Segreterie nazionali di inviare una nota di protesta al Comitato aziendale europeo.

Va però compiuto un salto qualitativo nella capacità sindacale di produrre  coordinamento e iniziativa politica nel gruppo: per questo, fermo restando l’attuale quadro contrattuale nelle e delle diverse imprese del gruppo, è necessario dare formalizzazione e continuità alle strutture sindacali di rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori e al loro coordinamento nazionale.

L’obiettivo politico deve essere quello di rendere più coerenti e omogenee le linee di iniziativa sindacale rivolte a migliorare le condizioni di lavoro e a battere un atteggiamento dell’azienda che guarda esattamente all’opposto. Poiché i processi di riassetto societario, geografico e organizzativo sono in pieno svolgimento sarà questo il terreno su cui dovremo misurarci fin dalle prossime settimane. Coerenza con i criteri utilizzati nella vertenza contro i licenziamenti, continuità nella capacità di coordinare le diverse realtà, attenzione e contrasto dei processi di destrutturazione e subappalto: questo i temi di iniziativa che dovremo mettere in campo rapidamente.

 

Filcams-Fisascat-Uiltucs nazionali

Fim-Fiom-Uilm nazionali

 

Roma, 24 ottobre 2002