Comunicato del gruppo Cofathec

 

Informiamo tutte le strutture che, al termine dell’incontro del 10 ottobre u.s., presso il ministero del Lavoro, è stato sottoscritto un verbale di mancato accordo relativo alle procedure attuate dalle società del Gruppo Cofathec per la messa in mobilità di 207 unità lavorative complessive.

Ogni tentativo di risolvere il problema delle eccedenze dichiarate dall’azienda, attraverso un piano sociale aziendale di esodi incentivati, ossia con l’utilizzo del solo criterio della volontarietà, è fallito, l’azienda, infatti, ha confermato caparbiamente la volontà di procedere unilateralmente alla riduzione degli organici.

E’ da rilevare che, avendo la Cofathec aperto, in data 25 settembre u.s., un’ulteriore procedura ai sensi dell’art. 47 della Legge 428/90 per l’incorporazione di alcune società già acquisite, le organizzzioni sindacali hanno sollevato l’eccezione circa la validità della procedura di messa in mobilità di cui agli artt. 4 e 24 della Legge 223/91 in quanto, con essa confliggente.

A fronte di questa situazione le organizzazioni sindacali nazionali unitamente al Coordinamento sindacale di gruppo presente all’incontro, hanno deciso quanto segue:

- proclamazione di uno sciopero di 8 ore di tutte le lavoratrici e i lavoratori del gruppo Cofathec da effettuarsi il giorno di

martedì 15 ottobre prossimo;

- convocazione della riunione del Coordinamento nazionale Cofathec e delle strutture sindacali territoriali per il giorno Lunedì

21 ottobre – alle ore 14.00 - Sala D – presso la sede Fim, Fiom, Uilm, di Corso Trieste, 36 – per discutere sul prosieguo delle

iniziative nei confronti del Gruppo.

 

Fim, Fiom, Uilm, Fisascat, Filcams, Uiltucs

 

Roma, 10 ottobre 2002