Rispetteremo l’esito vincolante del referendum. Le nostre ragioni confermate dal voto contrario degli operai, compresi i contratti a termine

 

Ieri, 26 marzo 2009, si è concluso il referendum in Piaggio sull’ipotesi d’accordo per l’integrativo aziendale.

È prevalso il Si all’accordo con 1.495 voti, mentre il No si è fermato a 1.096. All’interno di questo dato generale, che non vogliamo assolutamente sminuire,  è utile e corretto rilevare che, nel voto scomposto, tra gli operai è prevalso il No all’accordo con 1.000 voti, il Si si è attestato a 973, mentre tra gli impiegati il Si è risultato largamente maggioritario.

Noi, così come abbiamo più volte ripetuto, rispetteremo il voto delle lavoratrici e dei lavoratori e per questo motivo, pur rimanendo convinti delle nostre ragioni di merito, sottoscriveremo l’accordo.

È ovvio che nella gestione quotidiana dell’accordo, la nostra organizzazione, per evitare il peggioramento delle condizioni di lavoro e salariali, sosterrà le posizioni espresse nella consultazione da tanti lavoratori che, con il loro No all’accordo, hanno condiviso le nostre argomentazioni.

La grande partecipazione al referendum (89,60%) dimostra che abbiamo fatto bene a insistere con caparbietà e determinazione affinché fossero i lavoratori, tramite referendum vincolante, a mettere la parola decisiva.

Se facessimo sempre così, eviteremo la brutta pratica degli “accordi separati”, come ad esempio quello sul “modello contrattuale” che non avendo il gradimento della più grande organizzazione sindacale e non prevedendo uno strumento democratico che vincoli tutti, non può che trasformarsi in un conflitto permanente nei luoghi di lavoro, indebolendo così il potere contrattuale del mondo del lavoro.

Un ringraziamento sincero a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori, senza eccezione alcuna, per la loro partecipazione attiva in questo passaggio democratico e determinante ed un ringraziamento particolare alle nostre compagne e compagni per l’impegno profuso a sostegno delle nostre convinzioni.

Fiom-Cgil nazionale

Fiom-Cgil Pisa

27 marzo 2009